- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Caserta – In Campania non vi sono motivi per chiudere le scuole eppure nella provincia di Caserta sono oltre venti i comuni che hanno deciso di bloccare le attività scolastiche. Eppure le comunicazioni ufficiali erano chiare: a conclusione della riunione in videoconferenza con il Presidente del Consiglio, i Ministri e i Presidenti delle Regioni, sono state acquisite le direttive del Governo anche in merito alle eventuali chiusure degli istituti scolastici e università e allo svolgimento dei concorsi.

Su indicazione della Protezione civile nazionale, del Ministero della Salute e degli altri ministeri competenti, nelle regioni dove non si sono verificati casi positivi al Coronavirus (come al momento in Campania) non esiste la necessità di bloccare la didattica. Non vi sono quindi da parte del Governo provvedimenti di chiusura di scuole e università che riguardano la Campania.

I comuni dell’Agro Aversano, Aversa, Parete, Frignano, Casapesenna, San Cipriano d’Aversa, Teverola, San Marcellino, Villa Literno, Villa di Briano, Cesa, Sant’Arpino, Succivo, Gricignano, Lusciano, Casal di Principe, Villa Literno e Casaluce, sono stati i primi a decidere per la chiusura degli istituti di ogni ordine e grado fino a lunedì 2 marzo. Stessa decisione anche per il comune di Ailano. Poi, si sono via via aggiunti gli altri. Santa Maria Capua Vetere, Portico, Curti e Casapulla che però lasceranno le scuole chiuse solo mercoledì; Trentola Ducenta chiuderà solo nella giornata di venerdì 28; Mondragone che sospende le attività per tutta la giornata odierna a causa della mancanza d’acqua.
AGGIORNAMENTO
Nella serata del 26 febbraio il sindaco di Caserta, Carlo Marino, ha deciso con un’ordinanza di chiudere tutte le scuole di ordine e grado, pubbliche e provate, della città capoluogo. Il provvedimento anticipa di poche ore quello del Presidente della Giunta Regionale della Campania, Vincenzo De Luca, che ha emanato un’ordinanza con la quale si dispone la chiusura straordinaria fino a lunedì 2 marzo di tutte le scuole, di ogni ordine e grado, sul territorio regionale.