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C’è il nonno della piccola Fortuna Loffredo, la bimba di sei anni uccisa il 24 giugno 2014 dopo essere stata gettata dalla terrazza di uno degli stabili del Parco Verde di Caivano (Napoli), tra le tre persone destinatarie delle misure cautelari eseguite dai carabinieri nell’ambito di un’indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere su un giro di prostituzione nel Casertano che veniva pubblicizzato anche tramite annunci sul sito internet “bakekaincontri.it”.

Per Guardato, il Gip ha disposto l’obbligo di dimora nel comune di Giugliano in Campania (Napoli), mentre per gli altri due indagati, Antonietta Zuppa e Luigi Romano, il magistrato ha ordinato gli arresti domiciliari. Guardato, papà di Mimma, la madre della bimba per il cui omicidio è stato condannato all’ergastolo il 45enne Raimondo Caputo, è accusato insieme agli indagati Antonietta Zuppa e Luigi Romano di aver messo su in numerosi appartamenti intestati a prestanome e ubicati in particolare nel capoluogo Caserta, e nei centri vicini di Casagiove, Casapulla e San Nicola la Strada, un’attività remunerativa che coinvolgeva donne e transessuali, cui gli indagati fornivano assistenza logistica ma anche organzzativa; Guardato e i complici pubblicavano tutti gli annunci su internet, quindi una volta ottenuti gli appuntamenti si preoccupavano anche di accompagnare le prostitute o i trans nei luoghi stabiliti. Il via vai negli appartamenti avevano generato parecchio malumore tra i residenti, che hanno più volte segnalato la situazione ai carabinieri. L’indagine è partita a gennaio di quest’anno con il sequestro di un’abitazione di Casagiove dove si consumava l’attività illecita.

In quella circostanza una delle prostitute fermate aveva vuotato il sacco, raccontando ai militari come fossero ben organizzati i tre indagati. La Zuppa si preoccupava di trovare gli appartamenti, prima pagando delle persone compiacenti affinchè, dietro un compenso, si intestassero il contratto di fitto dell’abitazione, per poi subaffittarla alle prostitute perchè vi svolgessero la propria attività; la Zuppa pagava poi anche le utenze per i servizi di prima necessità. Guardato si occupava delle gestione degli appartamenti, di procurare alle ragazze tutto l’occorrente per prostituirsi e dei loro spostamenti; Romano procacciava invece clienti attraverso annunci su internet.