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Caserta- Il casertano Francesco Brancaccio, segretario provinciale del Psi, è tra i sostenitori dell’appello del segretario nazionale, Riccardo Nencini, per la creazione di un percorso politico con la costruzione di un nuovo campo riformista che vada oltre ai singoli partiti. Un progetto che includa tutte le varie anime riformiste presenti sui territori.

La tradizione socialista ha accompagnato il nostro paese dal 14 agosto del 1892 – dichiara Brancaccio – ed è stato un partito sempre molto attento ad osservare le varie mutazioni sociali ed economiche del nostro paese ed in base ad esse ha sempre saputo rinnovarsi. Il momento di grande crisi che stiamo vivendo, impone alla nostra classe dirigente una riflessione seria. C’è un bisogno urgente di un netto cambio di passo nel modo di fare politica perché ce lo chiede l’opinione pubblica e perché è il solo modo di acquistare credibilità agli occhi dell’elettorato, basta con il partito dell’amarcord”.

Il segretario di Caserta e provincia del Psi spiega che garantire stabilità, governabilità e buona amministrazione sono obiettivi molto importanti, ma non più sufficienti per evitare che il Psi sia travolto dalla sfiducia e dal risentimento che circonda tutti i partiti.

Occorre, dunque, trovare un modo nuovo di fare politica, anche perché la crisi è figlia della crisi dei partiti che in questo momento storico hanno bisogno di un radicale processo di trasformazione – continua Brancaccio. Per questo siamo convinti che si debba spostare il baricentro del nostro agire politico dalle istituzioni alla società dove c’è la politica reale: i bisogni, le domande, gli interessi, i conflitti”.

Ed invoca la costruzione di un “partito laboratorio” dove è necessaria la partecipazione della comunità nelle grandi valutazioni propositive delle amministrazioni. “Essa è un diritto/dovere – dice il segretario socialista – che si esprime non solo con le scelte elettorali ma iniziando un dialogo ed un osmosi tra cittadini, professionisti ed Ente.

Dobbiamo costruire una nuova forza politica riformista con una forte visione europeista. Un partito che ritorni a dialogare con i sindacati, con le associazioni di categoria, con le PMI ed il mondo della scuola. Iniziare a costruire proposte politiche lavorando gomito a gomito con gli addetti ai lavori. Un modello che da anni abbiamo utilizzato a Caserta per rilanciare il partito grazie al lavoro dei tanti dirigenti ed amministratori locali”, conclude Francesco Brancaccio.