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Magie di Natale e di conti che non tornano a Caserta. Sotto attacco la rassegna natalizia Comunalia – Happy Theatre al via stasera al Duomo di Casertavecchia con il concerto di Patti Smith in duo con la figlia Jesse.

Nulla da eccepire sulla qualità del cartellone che animerà la città fino all’8 gennaio, la polemica si infiamma sulle modalità di gestione di un finanziamento Regionale concesso al Comune di Caserta per un progetto molto più “economico” dedicato al teatro e da tenersi da marzo a settembre 2017.

A mettere nero su bianco la cronistoria dei fatti, con tanto dubbi sul corretto ed oculato utilizzo dei fondi pubblici e richiesta di chiarimenti al Comune, sono stati i consiglieri comunali di Speranza per Caserta Apperti, Naim, e Fabrocile, coadiuvati dal Commissario provinciale dei Verdi Edgardo Ursomando.

“Il tutto parte un anno fa – spiegano i firmatari dell’interrogazione protocollata ieri al Comune – con la delibera di giunta comunale che approva il progetto “Comunalia – Il Teatro come carta d’identità della Civitas”, nel quale, tra le solite mirabolanti previsioni in termini di ricadute culturali e di incremento dei flussi turistici, si programmava una serie di eventi da tenersi da marzo a settembre 2017, con un imponente piano di marketing e comunicazione a supporto, nonché attività di riqualificazione del Teatro Comunale per circa 40mila euro.

A novembre, il dirigente del settore cultura approvava una rimodulazione del cronoprogramma dell’intervento e del quadro economico, giustificato da “esigenze, intervenute successivamente all’approvazione del progetto esecutivo dell’intervento, legate all’incremento dei lavori da realizzare per la ristrutturazione e la manutenzione della struttura del Teatro Comunale C. Parravano”, incremento che quadruplica la spesa prevista per la manutenzione del Teatro, senza che dagli atti si possa evincere le reali motivazioni (non risultano esserci stati nel frattempo incendi, eventi sismici o alluvioni).

Magie del Natale, la rassegna “Comunalia – Il Teatro come carta d’identità della Civitas” si trasforma in “Happy Theatre”, cartellone degli eventi natalizi della città di Caserta, il tutto concentrato nei venti giorni a cavallo del Natale.

Ma bisogna andare di fretta, ed allora via alla consueta pioggia di affidamenti diretti, azzeramento o quasi del marketing e della comunicazione (azzeramento nelle attività, perché le spese rimangono), ed inoltre balza all’occhio l’assenza di un Direttore Artistico della rassegna.

 Nessun direttore, sebbene tale figura sia prevista nello schema di progetto approvato con Delibera di Giunta 138/2016, ma un unico “affidatario” delle prestazioni artistiche (perlomeno quelle principali, per un valore complessivo di 200mila euro), individuato nella società “Black Tarantella” con sede in Caserta.

A questo il dirigente giustifica la procedura tirando in ballo il Codice degli Appalti in maniera assai forzata, in quanto le situazioni ammesse dal codice sono tre: o lo scopo dell’appalto consiste nella creazione o nell’acquisizione di un’opera d’arte o rappresentazione artistica unica, o la concorrenza è assente per motivi tecnici, oppure occorre tutelare diritti esclusivi, inclusi quelli di proprietà intellettuale.

Orbene, se anche la Black Tarantella fosse titolare dei diritti esclusivi sul nostro territorio per i vari Patti Smith, Hevia, Noa e via così, sarebbe pur sempre una strepitosa coincidenza che tutti gli artisti rispondenti ai criteri di composizione del cartellone degli eventi appartengano alla “scuderia” dello stesso soggetto”.