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Caserta – L’intento dell’incontro di stamattina tra giornalisti e rappresentanti della Rete genitori Scuole è stato quello di fare il punto sulla sicurezza degli edifici scolastici casertani a bocce ferme.

Tranquillizzati dall’avvio del Tavolo Tecnico Permanente istituito dal presidente della Provincia Giorgio Magliocca poche settimane fa, la partecipazione al confronto tecnico e istituzionale finalizzato alla messa in sicurezza degli Istituti superiori del territorio e all’innalzamento dei livelli qualitativi della vita scolastica sembrerebbero non bastare.

Perché sembrerebbe aver insegnato poco la storia dell’Istituto “Buonarrori” di Caserta , chiuso per un intero anno scolastico con tanto di sequestro da parte della magistratura  e impegni di riconsegna agli studenti entro il prossimo settembre che poco convincono.

“Non servono buoni propositi e teoremi – spiega Umberto Marzuillo – ma azioni immediate e concrete da parte di chi è preposto a garantire sicurezza e qualità ai luoghi dove i nostri figli si formano. Il caso “Buonarroti è solo la punta di un iceberg: su 85 istituti superiori in tutta la Provincia di Caserta, appena 5 sono a norma per le norme anti incendio, e soltanto 15 hanno accolto la nostra richiesta di ispezione. Dati esigui che lasciano presagire un lungo cammino soprattutto verso l’abbattimento dei compartimenti stagno che ancora esistono nel mondo della scuola, rigido nell’aprirsi nei confronti di chi vuole solo garanzie sulla sicurezza dei propri figli. Il che non significa chiudere le scuole, ma semplicemente scongiurarne il pericolo attivandosi attivarsi in fretta per accedere ai fondi Regionali, ministeriali ed Europei che pure non mancano. Su questo fronte noi del Tavolo Tecnico saremmo di pungolo e sprono”.

Intanto sul sito web del Miur il censimento delle scuole della Provincia di Caserta, basato sulle informazioni fornite dalle scuole stesse, alla voce edilizia risulta che nessuna scuola del territorio dispone di riscaldamento, molte non sono accatastate, carenze ad impianti idraulici ed elettrici, e così via.

La scadenza per adeguare le scuole alle norme antincendio era fissata a dicembre 2017, prorogata a giugno 2018. Il che significa che ad oggi almeno 80 scuole superiori casertane sono fuori legge, nonostante la presentazione del progetto di adeguamento abbia formalmente bloccato il countdown delle sanzioni.

Situazioni critiche e tenute nascoste dalla paura della chiusura, e mettono genitori e scuola su fronti opposti con le armi della diffidenza bene in vista.