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Caserta – Coniugi imprenditori avrebbero sversato e dato alle fiamme per anni, in terreni del Casertano, materiale di scarto dell’attività tessile da loro effettuata: è l’accusa che ha portato i carabinieri forestali a porre sotto sequestro il capannone industriale di proprietà della coppia situato ad Orta di Atella, comune ricadente nella cosiddetta Terra dei Fuochi; i due coniugi sono indagati per i reati di abbandono e combustione illecita di rifiuti. L’indagine coordinata dalla Procura di Napoli Nord è partita in seguito ad un rogo di rifiuti scoperto dai carabinieri nel novembre 2018 in un’area agricola del comune di Gricignano d’Aversa; in quella circostanza i militari trovarono 126 sacchi neri contenenti rifiuti di natura tessile, di cui una decina già dati alle fiamme. Nei sacchi gli investigatori trovarono anche targhette di stoffa recanti il nome della ditta di provenienza; quegli stessi sacchi, nonostante l’ara fosse stata sequestrata, furono comunque dati alle fiamme. L’inchiesta però è proseguita e sono stati intercettati i furgoni che trasportavano i rifiuti tessili, di proprietà di uno dei coniugi, mentre l’altro era titolare dell’azienda cui proveniva il materiale di scarto; le due attività, è emerso, erano dunque collegate, altri sopralluoghi e ispezioni dei carabinieri e dei tecnici Arpac hanno poi dimostrato la riconducibilità di molti rifiuti tessili rinvenuti nella campagne del Casertano all’azienda di Orta di Atella.