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Caserta –  Prima delle soluzioni, al Comune di Caserta si pensa alle recriminazioni tra passato e presente di una città che oggi rischia il secondo dissesto finanziario dopo quello dichiarato nel 2011 dalla giunta di centro-destra guidata da Pio Del Gaudio.

Perché mentre ieri, a poche ore dalla bocciatura del riequilibrio di bilancio 2016 da pare della Corte dei Conti di Napoli, il sindaco in carica da giugno 2016 Carlo Marino si preoccupava di scaricarne le colpe sul suo predecessore e sulla gestione commissariale, oggi è l’ex sindaco Del Gaudio a rispedire al mittente ogni addebito del disastro.

Del Gaudio infatti abbandonò nel maggio 2015, un anno prima della scadenza naturale del mandato, e per dodici mesi la città fu amministrata dal commissario prefettizio Maria Grazia Nicolò.

“Da un punto di vista politico – spiega Del Gaudio – il sindaco Marino accusa la mia Amministrazione dimenticando che il 90% dei suoi consiglieri sedeva tra i banchi della mia maggioranza. In secondo luogo, ed è questo l’aspetto più importante, la Corte dei Conti imputa all’Amministrazione Marino delle gravi colpe in sede di approvazione del riequilibrio 2016, in particolare il non aver chiuso il dissesto, il ricorso ad anticipazioni di cassa e il non avere capacità nel riscuotere tasse e tributi. Nulla dice la Corte sugli anni 2011/2015. Ricordo, tra l’altro, che la mia Amministrazione approvò, prima che io fossi dimissionato, il bilancio 2014 e che tale bilancio fu poi approvato anche dal commissario prefettizio con il parere positivo dei revisori. Quindi perche prendersela con il passato? I problemi di Marino sono contingenti ed evidenti: un assessore al bilancio poco incisivo, un Consiglio comunale inesistente in termini progettuali ed una Giunta impalpabile in città. Marino si impegni e lavori per il meglio, non dia colpe ad altri”.

Del Gaudio, poi, affonda il colpo ricordando a Marino il suo trascorso da importante assessore nella giunta di Forza Italia guidata dal sindaco Luigi Falco (deceduto qualche anno fa): “Marino ricordi che l’80% dei debiti del dissesto che io dichiarai nel 2011 derivavano e derivano dall’Assessorato ai Lavori pubblici che fu rappresentato per 10 anni, negli anni della giunta Falco, proprio dall’attuale sindaco“. Poi conclude. “Spero solo che i problemi si risolvano, la città è allo sfascio, la gente delusa, e questo dipende solo da chi la governa. Io ci ho sempre messo la faccia combattendo, Marino non si nasconda perché il popolo comprende e giudica”.