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Santa Maria Capua Vetere – Il pressing del NO alla chiusura del Superstore Coop di Santa Maria Capua Vetere arriva all’indirizzo del presidente Unicoop Tirreno a firma degli oltre 1000 sostenitori del Gruppo spontaneo soci Coop Campania Felix  costituitisi a luglio scorso dopo la notizia della chiusura del punto vendita casertano programmata per fine anno.

Ciò nonostante sia stata la stessa relazione al bilancio Unicoop Tirreno 2016 a mettere in risalto che: “il Superstore di Santa Maria Capua Vetere ha evidenziato vendite pari a 12,3 milioni con un calo di vendite (-2,4%) significativamente minore (rispetto ad altri punti vendita). Il negozio, che continua a beneficiare di soci consumatori ad elevata capacità di spesa media costituisce il punto di riferimento per il proprio bacino di clientela sopratutto dal punto di vista della qualità dei prodotti, nello specifico dei prodotti freschissimi e di quelli a marchio coop, oltre che per la sicurezza alimentare e l’igiene.”.

Uno sconcerto che ha posto sul tavolo due domande: perché, nonostante le performance di vendita dell’unico negozio Coop della Provincia di Caserta siano più che soddisfacenti e nettamente migliori di tanti altri punti vendita del Centro Italia (toscani, umbri,laziali), si intendete chiuderlo fregandovene di decine di migliaia di soci e consumatori ? Perché non si cerca una soluzione che eviti comunque la chiusura del Superstore di Santa Maria e ne conservi la gestione nell’ambito del sistema Coop, come è già avvenuto per i punti vendita di Avellino, Afragola e Quarto?

Risposte che il Gruppo spontaneo di soci Coop “Campania Felix” ha rivolto direttamente al management Unicoop Tirreno bypassando anche il Comitato Coop territoriale nei confronti del quale la fiducia si è incrinata.

“Non ci fidiamo più del comitato Unicoop del punto vendita di Santa Maria – spiega il coordinatore del Gruppo soci coop Campania Felix Oreste Saccone – che aveva da tempo notizia delle probabile chiusura a fine anno e non ha avvertito la necessità di informare tempestivamente i soci e convocare un apposita assemblea. Inoltre, volutamente nella petizione promossa dai comitati coop territoriali non vengono chieste al management Unicoop le ragioni per le quali hanno deciso di chiudere il Superstore di Santa Maria, né chiedono di ripensarci con una petizione volutamente generica che non evidenzia la peculiarità del punto vendita di Santa Maria. In realtà, qualora la chiusura della Coop di via Galatina non venisse evitata, i soci Coop della provincia di Caserta non avrebbero più nelle vicinanza nessun punto vendita dove fare i loro acquisti e quindi essere soci sarebbe del tutto inutile”.;

Sembra evidente che la chiusura del punto vendita di Santa Maria Capua Vetere risponde solo a scelte di strategia aziendale (cioè chiudere tutte le attività commerciali ubicate in Campania con relativa drastica riduzione di personale), senza mettere in conto i gravissimi disagi che detta chiusura crea ai soci della provincia di Caserta.

Una costatazione che il Gruppo soci coop Campania felix, forte di oltre 1000 sostenitori, rimanda al destinatario di una richiesta precisa: “Abbiamo chiesto al rappresentante pro tempore dell’Unicoop Tirreno di avviare la preventiva consultazione dei soci della nostra sezione (convocando un’assemblea straordinaria), prima di decidere le sorti dell’unico punto vendita coop della provincia di Caserta e di ricercare una soluzione che eviti comunque la chiusura del Superstore di Santa Maria C.V. e ne conservi la gestione nell’ambito del sistema Coop, come è già avvenuto per i punti vendita di Avellino, Afragola e Quarto”.