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Santa Maria a Vico (Ce) – “Se per il mondo non sei nessuno per il tuo cane sei tutto il suo mondo”, è lo slogan dell’iniziativa posta in essere dall’Amministrazione Comunale di Santa Maria a Vico, guidata dal sindaco Andrea Pirozzi, “Trecento euro a chi adotta un randagio”, finalizzata a favorire l’adozione dei cani randagi di proprietà dell’Ente e ospitati attualmente nel canile convenzionato di Maddaloni. A tal proposito l’amministrazione comunale ha deciso di prevedere un contributo a chi adotterà un randagio, secondo le modalità previste dall’apposito Regolamento approvato con Delibera di consiglio del 28-7-2016. L’approvazione di tale regolamento è nata dalla duplice esigenza di migliorare il benessere degli animali ricoverati, affidandoli a famiglie consapevoli e responsabili, e limitare i costi del randagismo a carico della collettività. L’adozione da parte di privati, dei cani ricoverati nel canile, sarà premiata con un contributo spese non superiore a trecento euro, per la durata di un solo anno che verranno consegnati all’affidatario.

Aumentare il senso civico fra i cittadini, offrire agli amici a quattro zampe il giusto accudimento, far risparmiare al Comune i costi di affidamento dei randagi nel canile, questi pertanto i punti cardine dell’iniziativa. Per accedere al contributo è necessario essere residente del comune, aver compiuto 18 anni, non avere a carico precedenti penali legati a maltrattamento degli animali, impegnarsi a garantire un ambiente idoneo dove far vivere il cane e la disponibilità a far controllare l’animale da parte degli addetti comunali al fine di accertarne la corretta cura. Gli affidatari saranno soggetti a visite periodiche da parte della Polizia Municipale, atte a garantire la corretta custodia dell’animale e la possibile revoca in caso di anomalie.

L’iniziativa si pone il duplice obiettivo di migliorare il benessere dei nostri amici a quattro zampe e ridurre i costi del randagismo a carico della comunità.– lo dichiara il sindaco Andrea PirozziLa campagna di ‘adozione’  è nata per sensibilizzare i cittadini sulle conseguenze del randagismo. Il nostro auspicio è che si possa arrivare a una riduzione delle spese di gestione del canile, ma, soprattutto, si possa contribuire fattivamente a offrire una vita migliore agli animali, fuori dalle gabbie e con persone che se ne prendono cura ogni giorno”.