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Caserta – I carabinieri della stazione forestale di Caserta, nel corso di un servizio di controllo del territorio, volto a infrenare i fenomeni collegati alla cosiddetta “terra dei fuochi”, lungo l’arteria stradale che collega Capua a Caserta, all’altezza della località Gradilli, hanno notato un’imponente colonna di fumo innalzarsi da un terreno posto all’interno di una stradina interpoderale, nelle vicinanze del fiume morto.

L’immediato intervento ha permesso ai militari dell’arma di sorprendere, in flagranza di reato per combustione illecita di rifiuti, Michele Chianese Michele (‘42) agricoltore, residente a Parete (CE).

L’uomo era intento ad incendiare rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti da tubazioni in cemento amianto (classificate altamente pericolose), taniche e cassette in plastica, contenitori in metallo e onduline per coperture in disuso in pvc e altre suppellettili.

Sul posto sono intervenuti i vigli del fuoco di Caserta che hanno provveduto a domare le fiamme che stavano interessando anche la folta vegetazione ivi presente.

La successiva immediata catalogazione dei materiali rinvenuti è stata effettuata da una pattuglia del nucleo investigativo del gruppo carabinieri forestale di Caserta, intervenuta in supporto della stazione. L’intera area interessata dal rogo tossico è stata sottoposta a sequestro.

L’attività posta in essere dai carabinieri forestali è stata effettuata in completa sinergia con la procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che, solo pochi giorni fa, ha siglato il protocollo d’intesa in materia ambientale, volto a contrastare l’annoso problema.

Il sostituto procuratore Domenico Musto ha disposto la detenzione domiciliare dell’uomo, in attesa della celebrazione del rito direttissimo.