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Caserta – Il Tar della Campania (quarta sezione) ha respinto l’istanza cautelare presentata dall’istituto scolastico di Caserta “Edmondo De Amicis”, che chiedeva la sospensione di tutti gli atti – dalla delibera di giunta comunale a quella di approvazione della Regione – relativi al piano di dimensionamento scolastico 2020-2021.
 
Il piano, che prevede accorpamenti di scuole per raggiungere la quota di 600 alunni necessaria affinchè un istituto possa avere un dirigente e una segreteria e quindi una propria autonomia giuridica e contabile, fu approvato nell’ottobre 2019 dalla giunta del sindaco di Caserta Carlo Marino, ma trovò subito l’ostilità di molte scuole del capoluogo, con lo storico istituto De Amicis, ubicato nel centralissimo corso Giannone, in prima linea. Il dirigente scolastico Tania Sassi parlò di “piano che sconvolge tutti gli istituti cittadini e che creerà problemi a docenti, genitori e bambini”, in quanto il piano, secondo gli oppositori, avrebbe accorpato istituti lontani l’uno dall’altro, senza alcuna logica territoriale; ci fu anche una protesta di presidi, studenti e genitori. Partirono poi i ricorsi.
 
Ma il Tar, nell’ordinanza emessa, ha stabilito che l’istituto De Amicis non era legittimato a presentare ricorso, essendo un’articolazione territoriale del Ministero dell’Istruzione, e non avendo dunque una piena autonomia giuridica; peraltro i giudici amministrativi rilevano anche che la stessa Avvocatura dello Stato, unico organico deputato a rappresentare in giudizio gli interessi delle pubbliche amministrazioni, aveva già negato alla De Amicis il patrocinio, proprio per difetto di legittimazione. Il piano di dimensionamento resta dunque salvo, come richiesto dal Comune di Caserta (difeso da Pasquale Marotta) e dalla Regione; almeno fino a novembre, quando il procedimento avviato dal ricorso della De Amicis si discuterà nel merito così come un secondo giudizio instaurato da un altro istituto cittadino.