- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

l tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha accolto la richiesta di concordato preventivo presentata dalla Fondazione Villaggio dei Ragazzi, storica istituzione di Maddaloni (Caserta) da oltre 70 anni simbolo di legalità e di lotta alla devianza minorile con le sue scuole e il suo Convitto. Un’istituzione in profonda crisi finanziaria amministrata dal 2015 da un Commissario nominato dalla Regione. La decisione del tribunale civile salva in pratica dal fallimento la Fondazione  con i suoi 170 dipendenti e i quasi 500 studenti che frequentano i vari istituti scolastici. La crisi dell’istituzione creata nel 1946 dal sacerdote don Salvatore D’Angelo e amata da Giulio Andreotti è scoppiata nel 2014, quando, a causa di debiti per oltre 20 milioni di euro con fornitori ed enti di previdenza, si è dimesso il consiglio di amministrazione della Fondazione, in quel momento ancora gestita dalla Congregazione  dei Legionari di Cristo insieme alla Curia vescovile di Caserta. Intervenne così la Regione amministrata dal Governatore Vincenzo De Luca, che, oltre a commissariare l’istituzione, ha versato un contributo di tre milioni di euro annui garantendo il funzionamento del Villaggio. Nel frattempo è stato avviato un lento percorso di risanamento dei conti che è costato la chiusura di qualche scuola, come quella dell’infanzia, le elementari, le medie e lo Scientifico, e parecchi sacrifici ai dipendenti; per una trentina non sono stati rinnovati i contratti collaborazione, mentre i circa 170 addetti a tempo indeterminato hanno accettato, quasi all’unanimità con apposito referendum, la decurtazione del 26% lordo nelle buste paga, consentendo così il pieno funzionamento dell’Istituzione anche quando, per carenza di liquidità, non hanno percepito lo stipendio per un lungo periodo; nel tempo le mensilità arretrate sono addirittura arrivate a sedici, ma dal mese di giugno del 2016 gli stipendi sono stati pagati regolarmente. La situazione sembrava ormai precipitata quando ad inizio luglio scorso la sezione fallimentare del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere bocciò il “piano di rientro dal debito” presentato dalla Fondazione; ad agosto fu poi depositata una domanda di concordato preventivo con riserva, allo scopo di tentare la dichiarazione di fallimento; a settembre però si dimise l’allora Commissario Giuseppe Alineri in polemica con la Regione, accusata di inerzia; ad ottobres si è insediato l’attuale Commissario Felicio De Luca che ha seguito l’iter giudiziario conclusosi oggi.