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Con la ripresa stagionale della raccolta agricola, riprende in modo massiccio anche il fenomeno del caporalato nei fondi del Casertano, territorio che insieme al foggiano e alla provincia di Reggio Calabria fa registrare rilevanti situazioni di sfruttamento lavorativo, con migliaia di addetti senza contratto costretti a turni di lavoro massacranti e paghe da fame,  dai 25 ai 35 euro giornalieri. La Flai Cgil Caserta lancia l’allarme e annuncia che riprenderà l’attività di

sindacato di strada, cioè  di un metodo ormai consolidato, da anni, durante il periodo della raccolta dei pomodori. Saranno calendarizzate periodiche uscite di mattina di sindacalisti e delegati, in modo da coprire l’intero territorio e raggiungere il maggior numero di lavoratori possibile; l’obiettivo è di informarli in modo da rompere certi meccanismi di illegalità che sembrano consolidarsi nel tempo e far emergere con forza la vertenza dei braccianti in Provincia di Caserta

Sotto osservazione in queste settimane sarà soprattutto la raccolta delle fragole, una produzione  di eccellenza concentrata nel territorio dell’Agro aversano, che interessa i comuni casertani di Parete, Villa Literno, Trentola Ducenta, Frignano e territori limitrofi, al confine con la provincia di Napoli. In questo periodo di raccolta, che si svolge tra aprile e giugno, gli occupati sono migliaia e la percentuale maggiore di forza lavoro è composto da donne per lo più dell’est Europa, il cui utilizzo è dovuto all’accuratezza e alla precisione che richiede la raccolta di questo frutto, peculiarità e garanzie che le donne, in modo particolare, riescono ad assicurare.

Per queste addette lavoro sarà molto duro. 

Trattasi infatti di lavoro in serra, dove si raggiungono temperature ai limiti della sopportazione umana.

La Flai Cgil evidenzia poi un aumento di contratti che spesso, nella realtà servono a giustificare la presenza nel terreno del lavoratore; infatti sono molto diffusi contratti con poche giornate versate a fronte di mesi interi di lavoro.

Fenomeno molto praticato è anche il pagamento dei contributi da parte del lavoratore, pur di assicurarsi una copertura per richiedere la disoccupazione ed in futuro una meritata pensione.