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Caserta – Sirine Charaabi sogna di competere con la maglia azzurra e di rappresentare l’Italia della boxe. Domenica compirà 18 anni, ha origini tunisine e tanta voglia di sognare. La giovane campionessa di pugilato ha scritto al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per sottoporgli però una questione spinosa. Sirine infatti non ha la cittadinanza italiana, pur vivendo a San Prisco (Caserta) da quando aveva due anni. La sua storia è simile a quella di tanti immigrati della seconda generazione che devono necessariamente aspettare il compimento del diciottesimo anno di età per chiedere la cittadinanza. Una volta avviato, l’iter si presenta però molto articolato e richiede lunghe attese che l’atleta non può permettersi, vista la volontà di partecipare ai campionati del mondo in programma in India il prossimo mese di novembre. Da qui l’appello a Mattarella per accorciare le procedure e continuare a inseguire il sogno di una medaglia azzurra già dall’anno prossimo. Come riporta la Gazzetta dello Sport, la nuova norma in materia di cittadinanza è stata approvata alla Camera in prima lettura il 13 ottobre 2015, poi però si è arenata al Senato dove è ferma da un anno e mezzo. La legge che consentirebbe l’acquisizione della cittadinanza italiana dopo un ciclo scolastico o, in alcuni casi, addirittura per nascita. Ecco allora che Sirine Charaabi lancerà il proprio appello nel corso di una conferenza stampa che ci sarà alla Camera lunedì, alla presenza del deputato del Pd Khalid Chaouki, che affianca la ragazza in questo suo particolare match, e del segretario della federboxe Alberto Tappa.