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La Polizia Penitenziaria ha sequestrato nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), nel reparto Tevere, sei smartphone, coltelli rudimentali e droga. E’ il sindacato dei poliziotti penitenziari Sappe a dare notizia dell’operazione.
    Vincenzo Berrini, segretario provinciale di Caserta del Sappe, sottolinea “l’impegno del personale di polizia penitenziaria, che nonostante le tante difficoltà porta avanti ogni giorno una battaglia per contrastare il traffico di sostanze stupefacenti ed impedire l’ingresso in carcere di oggetti non consentiti”.
    Donato Capece, segretario generale del Sappe, torna a richiamare l’attenzione dei vertici regionali e nazionali dell’Amministrazione Penitenziaria sulla grave carenza di organico ed il sovraffollamento nel carcere casertano e in generale in tutti gli istituti penitenziari italiani.
    “Nelle carceri italiane – spiega Capece – il 30% circa dei detenuti è tossicodipendente ed anche più del 20% degli stranieri ha problemi di droga; va detto che nonostante l’Italia sia un Paese il cui ordinamento è caratterizzato da una legislazione all’avanguardia per quanto riguarda la possibilità che i tossicodipendenti possano scontare la pena all’esterno, i drogati detenuti in carcere sono comunque tantissimi. Fatto, questo, per il quale il Sappe rinnova percorsi di formazione ed aggiornamento professionale ad hoc per il personale della Polizia Penitenziaria”.