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“Abbiamo dato mandato ai nostri legali di verificare se vi siano gli estremi per una denuncia di interruzione di pubblico servizio e di pubblica utilità (ex art. 331 c.p.) in relazione all’inadeguato servizio di irrigazione fornito dal Consorzio di Bonifica Aurunco”. È quanto dichiara in una nota Angelo Milo, direttore di Coldiretti Caserta, che interviene sulla situazione dell’ente consortile casertano, controllato dalla Regione e guidato  commissari, che da tempo è in grave situazione finanziaria tanto da non essere in grado di svolgere i suoi compiti né di pagare gli stipendi ai dipendenti. 

“Chiediamo contestualmente – prosegue Milo – il risarcimento dei danni subiti dalle colture e l’impedimento di comunicazione dei ruoli di contribuenza per l’anno 2018”. Un grido d’allarme che Coldiretti ha lanciato anche all’indirizzo  dei vertici regionali e del Consigliere Delegato per l’Agricoltura Francesco Alfieri, ma “ogni appello – dichiara il Presidente di Coldiretti Caserta Manuel Lombardi – è rimasto inascoltato. Sin dall’inizio dell’anno – sottolinea Lombardi – abbiamo chiesto alla Regione di destinare risorse all’Ente Consortile perché impossibilitato a svolgere i lavori di manutenzione delle opere di bonifica e degli impianti irrigui. Si è così determinata una asfissia finanziaria che ha determinato la paralisi del comparto agricolo, con ingenti danni alle colture per la mancata erogazione dell’acqua da parte del Consorzio”“Evidentemente – aggiunge infine il direttore di Coldiretti Milo – il fatto che il Consorzio Aurunco di Bonifica non sia in grado di fornire un adeguato servizio ai consorziati ed al territorio, facendo collassare le imprese agricole che comunque rappresentano una fetta importante dell’economia di questa parte di provincia, non interessa a nessuno!!”