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Fuggi fuggi ad Acerra, nel Casertano, per degli spari in strada – non è chiaro se veri oppure a salve – durante un corteo funebre. Il video che riprende la scena, girato da qualche cittadino, è stato inviato al deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che l’ha postato su Facebook. Non è specificato quando il fatto è avvenuto. “Abbiamo inviato il filmato alle forze dell’ordine chiedendo informazioni su questo episodio e di indagare trovando i folli pistoleri“, commentano Borrelli e il portavoce locale del Sole che Ride Rosario Visone. “Più passa il tempo e più sembra di essere nel far west. Troppe armi in circolazione, troppi balordi e criminali che sparano all’impazzata sulla folla e su persone innocenti. Si intervenga prima che ci scappi il morto, prima di una tragedia“.
Sarebbe legato all’episodio denunciato dal parlamentare il fermo di un uomo compiuto dagli agenti del Commissariato di Acerra. I fatti, si apprende in questura, risalgono a ieri pomeriggio quando i poliziotti sono intervenuti per la segnalazione di colpi d’arma da fuoco in via Niccolò Paganini, a ridosso della chiesa della parrocchia di San Giuseppe. Sul posto hanno rinvenuto alcuni bossoli calibro 9×21. Gli agenti della Squadra mobile e del Commissariato di Acerra hanno visionato le immagini dei sistemi di videosorveglianza e sentito vari testimoni, accertando che un uomo era sopraggiunto a bordo di uno scooter ed aveva esploso diversi colpi di arma da fuoco in aria, per poi darsi alla fuga. Il responsabile è stato più tardi individuato in un 23enne di Marcianise, in regime di arresti domiciliari col braccialetto elettronico per reati di droga, rintracciato nel pronto soccorso della clinica Villa dei Fiori dove si era recato per dei dolori addominali. Il giovane è stato sottoposto a fermo per evasione, porto e detenzione illegale di arma da fuoco aggravato dal metodo mafioso. Non è chiara ancora la ragione degli spari, che sono stati esplosi durante la cerimonia funebre provocando il panico tra le persone che stavano aspettando che la bara uscisse dalla chiesa.