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Caserta – Le associazioni che operano presso lo Stadio del Nuoto di Caserta si sono viste recapitare l’avviso di apertura della piscina provinciale senza avere il tempo di attivare i protocolli anti Covid e avvisare l’utenza, obbligando così le associazioni sportive, in un momento di grandissima crisi mondiale per tutte le famiglie, i lavoratori e giovani studenti al pagamento per intero delle corsie.
Non solo l’AGIS (l’agenzia sportiva guidata da Giuseppe Guida, n.d.r.) non ha minimamente concordato le procedure con le associazioni che da oltre 30 anni operano presso lo Stadio del Nuoto di Caserta – dichiara il comitato della associazioni sportive – ma ha arbitrariamente deciso l’organizzazione degli orari cancellando alcune associazioni che non potranno più fare attività e distruggendo l’organizzazione di altre che diversamente avrebbero potuto consigliare un diverso piano di ripartenza“.
La posizione delle Associazioni è chiara, riaprire lo Stadio del Nuoto di Caserta garantendo dei protocolli condivisi con un piano vasca in linea con le reali esigenze didattiche delle associazioni e costi accettabili per le famiglie distrutte dalla pandemia.
I costi di questa riapertura – dicono le associazioni – non possono essere e non devono ricadere sulle famiglie in cui i genitori hanno perso il lavoro o lo perderanno a breve.
La protesta delle Associazioni che operano presso lo Stadio del Nuoto di Caserta, riunite tutte in un Comitato che li rappresenta, non si fermerà fino a quando non verranno accettate le proposte per la ripartenza e per il futuro della piscina provinciale troppo sfruttata dall’AGIS per interessi diversi da quelli dello sport“.
Il Comitato delle associazioni dello Stadio del Nuoto fa parte del coordinamento che riunisce tutte le ASD che operano nelle palestre gestite dall’AGIS in Provincia di Caserta e che “si stanno opponendo duramente alla politica esclusivamente economica dell’AGIS che letteralmente sta distruggendo lo sport di Terra di Lavoro“.
A supporto della protesta sarà promossa a breve una raccolta firme che interesserà l’intera provincia con tavoli per le strade, presso le associazioni sportive e i Comuni e soprattutto i social che saranno inondati grazie alle migliaia di atleti che sono fortemente preoccupati per il loro futuro. Si chiederà anche l’intervento della Chiesa che già nell’ultima protesta ha fortemente appoggiato la battaglia delle Associazioni Sportive per il diritto allo sport.
Il motto per tutte le ASD dell’intera Provincia di Caserta è ‘Basta con l’AGIS che uccide lo sport, concludono le associazioni sportive.