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Dopo la circolare del dicembre scorso firmata dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che confermava il divieto di utilizzare il cellulare durante le lezioni in classe, e che si rivolgeva soprattutto agli studenti, arriva da una scuola della provincia di Caserta – l’istituto omnicomprensivo statale ‘Formicola, Liberi, Pontelatone” – un’applicazione “erga omnes”, valida per tutto il personale scolastico, docenti compresi. Proprio quei docenti che la circolare ministeriale voleva tutelare con l’imposizione del divieto del cellulare per gli studenti, “trattandosi di un elemento di distrazione propria e altrui e di una mancanza di rispetto verso i docenti”.

Eppure alla scuola di Formicola, comune dell’Alto-Casertano, la dirigente Antonella Tafuri ha disposto lo stop ai cellulari in classe per studenti, prof e i collaboratori scolastici. L’iniziativa è stata presa “essendosi verificate – si legge nella circolare emessa dalla dirigente – diverse segnalazioni incresciose relative al personale scolastico tutto”. Da qui, il “divieto di utilizzare il cellulare durante le lezioni e in orario di servizio, trattandosi di un elemento di distrazione propria e altrui”.

“Con la mia circolare – ha spiegato la dirigente scolastica – ho inteso richiamare l’attenzione su un uso corretto del dispositivo anche da parte del personale. Come si sa, gli studenti hanno l’obbligo di non utilizzarlo in classe. Questa è una regola che, se vale per gli alunni, a maggior ragione deve valere per gli adulti, che, anzi, dovrebbero essere ancora più ligi nel dare il buon esempio”. Alla dirigente nel tempo sono arrivate diverse lamentele di insegnanti e collaboratori scolastici. “Da settimane – dice la Tafuri – ascolto segnalazioni da diversi genitori in merito all’abuso del telefono da parte di alcuni docenti durante le lezioni. Si tratta di una pessima abitudine che comporta una scarsa vigilanza sugli alunni e disturbi all’azione didattica”. Non è, spiega la dirigente, “che il cellulare debba essere lasciato fuori dall’aula, anche se la circolare lo prevederebbe”.

“Se lo si tiene in borsa, in tasca e non lo si usa, non c’è alcun problema. Ma almeno, credo che dopo la mia iniziativa nessuno avrà la sfrontatezza di tirarlo fuori e adoperarlo”, auspica la preside. La circolare ha però provocato la protesta da parte dei sindacati, che contestano in particolare la parte del documento che indica di lasciare il telefonino prima di entrare in classe “in un apposito contenitore”; i rappresentanti dei lavoratori della scuola parlano anche di una penalizzazione generalizzata e indiscriminata, mentre ci sono gli strumenti per evitare comportamenti individuali non corretti. Gilda e Cgil scuola hanno già annunciato che impugneranno il provvedimento preso dalla dirigente scolastica.