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“Io Capitano” di Matteo Garrone rappresenterà l’Italia nella corsa agli Oscar. Il film ha catturato l’attenzione della critica per la sua trama coinvolgente e le interpretazioni eccezionali del cast. 

Il regista ha tratto ispirazione da una storia difficile ma di riscatto per il suo ultimo lavoro, vincitore del Leone d’Oro per la regia alla Mostra di Venezia. Il film mostra i pericoli che i migranti affrontano durante il pericoloso viaggio a bordo dei barconi alla ricerca di una nuova vita in Europa.

La storia raccontata si basa sulla vita di Kouassi Pli Adama Mamadou, un attivista del Centro sociale ex Canapificio e del Movimento migranti e rifugiati di Caserta. Durante il festival di Venezia, Mamadou ha ricordato le difficoltà che lui stesso ha affrontato durante il viaggio, quando la disperazione lo ha spinto a intraprendere un percorso incerto nel quale la sopravvivenza era tutt’altro che garantita.

Attraverso la pellicola di Garrone, si spera dunque di portare l’attenzione su una questione complessa e urgente, sensibilizzando il pubblico sui sacrifici, le sfide e le speranze che accompagnano il percorso dei migranti. “Io Capitano” offre una prospettiva umana e toccante, che invita a riflettere sulle conseguenze dell’immigrazione e sulla necessità di trovare soluzioni più umane e solidali.