- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

E’ di cinque aziende sequestrate per violazioni alla normativa sui rifiuti, otto persone denunciate e quindici nuovi siti di sversamento di rifiuti individuati, il bilancio dell’operazione interforze effettuata in alcuni comuni del Napoletano e del Casertano ricadenti nella cosiddetta Terra dei Fuochi, su ordine dell’incaricato per il contrasto del fenomeno dei roghi di rifiuti nella regione Campania Gerlando Iorio.

Nel corso dell’operazione è stato scoperto anche un lavoratore in nero che percepiva il reddito di cittadinanza. I blitz interforze nella Terra dei Fuochi vanno ormai avanti da oltre un anno, e hanno portato alla scoperta di numerose piccole e grandi discariche e al sequestro di decine di aziende – per lo più officine meccaniche e opifici – ubicate tra le province di Caserta e Napoli, spesso abusive e altamente inquinanti. Oggi i controlli hanno riguardato aziende situate nei comuni partenopei di Giugliano in Campania, Pozzuoli, Afragola, Massa di Somma, Qualiano, e in quelli casertani di Santa Maria Capua Vetere e Villa Literno.

Oltre alle Polizie locali dei comuni interessati, alle forze dell’ordine e ai soldati del Raggruppamento Campania dell’Esercito Italiano, hanno partecipato gli agenti della  Polizia Metropolitana di Napoli e i tecnici dell’Arpac. Nove le attività imprenditoriali e commerciali controllate, di cui 5 sequestrate per il reato di gestione e smaltimento illecito dei rifiuti e degli scarti delle lavorazioni, e 7 colpite da sanzioni per la mancata compilazione del registro di carico e scarico dei rifiuti. A Giugliano in Campania è stato controllato un deposito all’interno del quale venivano raccolti e trattati rifiuti ferrosi e rottami di autoveicoli, peraltro già posto sotto sequestro, dove continuava a svolgersi abusivamente un’attività di autofficina.