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Era completamente abusivo ma lavorava il ferro e inquinava con emissioni nocive, il laboratorio artigianale sequestrato dai carabinieri forestali a Carinaro, nel Casertano, piena “Terra dei Fuochi”; una delle tante piccole attività imprenditoriali illegali che sorgono in un’area compromessa dal punto di vista ambientale, e che smaltiscono illecitamente i residui delle proprie lavorazioni. Il titolare dell’attività sequestrata dai carabinieri è stato denunciato per i reati connessi all’emissione nocive e al deposito illecito di rifiuti, molti dei quali accumulati nel locale di lavoro. Quando sono entrati nel laboratorio, i carabinieri della stazione forestale di Marcianise hanno trovato il titolare impegnato in operazioni di saldatura di parti metalliche ad un infisso; c’erano diverse attrezzature come una sega a nastro, una pressa, una saldatrice ossiacetilenica senza alcun impianto di abbattimento dei fumi e un deposito di rifiuti speciali, in particolare trucioli e barre in ferro ed alluminio. Dagli immediati accertamenti è emerso che il titolare dell’attività non aveva alcuna autorizzazione attinente le emissioni in atmosfera prodotte dalle sue attrezzature né quelle inerenti la gestione dei rifiuti speciali, e non era in possesso neanche della Scia che andava presentata al Comune di Carinaro per poter esercitare l’attività. (ANSA