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È di quasi 7 milioni di euro di sanzioni amministrative, 139 denunce con oltre 50 flagranze di reato (per trasporto, sversamento illecito e innesco di roghi), più di 300 veicoli sequestrati e 80 attività sottoposte a sequestro su 225 controllate, il bilancio delle operazioni mirate alla prevenzione degli illeciti ambientali nella Terra dei Fuochi, dopo la sentenza Cedu del 30 gennaio scorso. La sentenza ha condannato l’Italia per le mancate bonifiche delle aree inquinate in decine di comuni a cavallo tra le province di Caserta e Napoli.
A condurre i controlli, i reparti territoriali e specialistici delle Forze di Polizia, il contingente dell’Esercito Strade Sicure – Terra dei fuochi, le Polizie locali e Metropolitana, coadiuvati dai tecnici dei Vigili del fuoco e dell’Arpac, dell’Ispettorato del Lavoro, delle ASL e dell’ICQRF, sotto il coordinamento del Prefetto di Napoli, Michele di Bari, e del Prefetto di Caserta, Lucia Volpe, con il supporto dell’incaricato del Ministro dell’interno per il contrasto ai roghi di rifiuti. Solo nelle due ultime settimane, le aree sottoposte ad azioni di controllo sono state quelle di San Felice a Cancello, Gricignano di Aversa, Casagiove e Castel Volturno in provincia di Caserta, mentre nell’area metropolitana di Napoli le operazioni hanno riguardato l’acerrano e il nolano, assieme al territorio di Quarto, Pomigliano d’Arco e Casandrino. Le verifiche si sono focalizzate soprattutto in attività di controllo su strada di autocarri addetti al trasporto di materiali di risulta e ferrosi e sulle officine meccaniche e i depositi di materiale edile e ferroso, con otto sequestri (2 a Caserta e 6 nel napoletano), oltre alla scoperta di un azienda tessile abusiva e di un’area privata di 1000 metri quadrati su cui erano stoccati materiali elettrodomestici e rifiuti speciali. Nel Comitato interprovinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica del 18 giugno, i due Prefetti hanno programmato una intensificazione, negli orari più sensibili, dei servizi di controllo e vigilanza antisversamento sui territori della Terra dei fuochi, con l’obiettivo di assicurare così la piena attuazione della sentenza Cedu.
Alla riunione hanno partecipato il Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Napoli, Policastro, il Commissario Nazionale per le Bonifiche, Vadalà, e il Presidente ANCI Regionale, Morra. Due le direttive prioritarie di intervento individuate durante la riunione, la prima privilegia la continuità e l’intensificazione dei servizi di controllo sui siti di reiterato sversamento e la vigilanza sugli itinerari di trasporto; e in tale ambito è già attivo il rinforzo di personale della Polizia Stradale, aggregato al Compartimento Campania – Basilicata dal 9 giugno scorso, con la prima operazione che ha portato a 2 denunce, 2 attività e 5 veicoli sequestrati e 14.000 euro di sanzioni comminate. Una seconda direttiva riguarda i controlli alla filiera delle imprese produttive e delle attività commerciali. Le Prefetture stanno curando anche ulteriori misure come la formazione congiunta degli operatori, organizzata dalla Polizia metropolitana di Napoli, e la sottoscrizione di un protocollo con il Consorzio Polieco per il ritiro e il riciclo delle plastiche agricole, prevenendo la formazione di accumuli ed il rischio incendi.