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Caserta – Dalla “sotterranea” attività di intelligence sulle moschee non riconosciute, dove potrebbero farsi strada “predicatori integralisti solitari”, alle misure visibili di “chiusura” dei luoghi più visitati dai turisti e per questo maggiormente sensibili al richiamo del fondamentalismo islamico come la Reggia di Caserta. Dopo l’attentato di Barcellona e il conseguente innalzamento del livello di allerta antiterrorismo nelle maggiori città italiane, anche a Caserta e provincia la Prefettura e la Questura hanno predisposto, attuando le direttive del Ministero dell’Interno, un dispositivo che rafforza i controlli delle forze dell’ordine sul territorio, in particolare nei comuni del litorale domizio, dove soprattutto a Castel Volturno si registra la presenza di oltre 10mila immigrati extracomunitari, specie africani, non regolari; una sorta di banlieu in salsa italiana, fortemente degradata dal punto di vista socio-economico e ambientale, che sfugge ad un controllo rigido delle forze dell’ordine, in quanto il territorio è molto vasto – quasi 30 km il tratto di Domiziana compreso nel comune di Castel Volturno – e le risorse sono poche. Decine le moschee che sorgono in appartamenti o garage private, frequentate da migliaia di musulmani, che da sempre la Digos della Questura di Caserta sottopone ad un attento monitoraggio. Vigilanza aumentata anche alla moschea “riconosciuta” di San Marcellino, tra le principali del Mezzogiorno, e già in passato sfiorata da indagini antiterrorismo della Procura di Napoli. Peraltro tali misure sono state già collaudate negli anni scorsi, ogni volta che il terrorismo di matrice islamica tornava a colpire. Alla Reggia di Caserta sono stati invece installati tutti i dispositivi che servono a “sigillare” piazza Carlo III, enorme porta d’accesso al Monumento patrimonio dell’Unesco, nei cui varchi qualche folle potrebbe lanciarsi con furgoni o vetture come accaduto a Barcellona. All’ingresso del lungo viale che dalla stazione ferroviaria porta i turisti all’ingresso principale della Reggia attraverso la piazza intitolata al Re che edificò la Reggia, è stato montato una grossa barriera in cemento; new jersey e fioriere sono stati posti negli altri punti di accesso, è stato inoltre ripristinato dal Comune il “pilomat” nei pressi della Flora, giardino adiacente alla Reggia.