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Caserta – “Non è la prima volta purtroppo che i rifiuti della provincia di Caserta vengono smaltiti illecitamente in Puglia, è importante adesso che si faccia luce su tutta la filiera per individuare le responsabilità e stroncare questo turismo criminale dei rifiuti, servono anche i nomi delle aziende coinvolte” dichiara la senatrice casertana Vilma Moronese presidente della XIII Commissione Ambiente e Territorio del Senato, commentando l’operazione di oggi eseguita dai Carabinieri, GDF e dall’Antimafia di Bari che ha portato all’arresto di 6 persone nei confronti degli appartenenti ad una strutturata organizzazione criminale, operante tra Campania, Puglia e Abruzzo, dedita al traffico e allo smaltimento illecito in aree e depositi non autorizzati di ingenti quantitativi di “rifiuti speciali non pericolosi” che dovevano essere conferiti in discarica. 

Spiega poi Moronese “in precedenza abbiamo avuto già due ottime operazioni da parte della DDA di Bari, delle forze dell’ordine e delle Procure competenti e a loro va sempre il nostro ringraziamento, che ci hanno svelato con l’operazione denominata Black Land  come i rifiuti conferiti da Sele Ambiente, Gesia e l’Ilside di Bellona finivano tombati nei terreni in Puglia e con un’altra operazione nel 2017 si è scoperto che gli scarti di due colossi dell’industria alimentare dalla Campania finivano sempre interrati nelle campagne pugliesi nella zona del Gargano. E’ necessario porre l’attenzione massima – prosegue – e sapere quali sono le aziende che si muovono con queste modalità per ricavare illeciti profitti ai danni dell’ambiente. E’ sin troppo evidente che l’attenzione sollevata negli anni in Campania ha spinto gli affari sporchi verso la Puglia, serve tenere i fari sempre puntati e sapere chi fa cosa” conclude.