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Aveva fatto della piazza centrale di Pietramelara, paesino dell’Alto-Casertano, una base di spaccio a cielo aperto di hashish e marijuana. Ventuno anni appena, Giuseppe Spada, ritenuto l’organizzatore della “fiorente” attività, è finito questa mattina agli arresti domiciliari su ordine del Gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Oltre duecento le cessioni di stupefacente accertate in pochi mesi, da febbraio ad oggi. Gli acquirenti, è emerso, erano giovani del posto o dei comuni limitrofi, come Vairano e Riardo; molti sono stati fermati e segnalati come assuntori alla prefettura. Sono stati i carabinieri della stazione di Virano Scalo – dipendente dalla Compagnia di Capua – a notificare il provvedimento restrittivo a Spada; i militari, negli ultimi mesi, hanno indagato sul giovane, pedinandolo a più riprese e intercettandolo. Questa mattina i carabinieri hanno sequestrato al 21enne anche la somma in contanti di 2300 euro, ritenuta provento dello spaccio. L’indagine è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Procuratore Aggiunto Alessandro Milita) ed è partita nel febbraio scorso dopo che nella piazza del paese sono stati notati movimenti sospetti. Dalle indagini è poi emerso che Spada veniva contattato telefonicamente dagli acquirenti prendendo così appuntamento per la consegna della droga; c’era un tariffario fisso per l’hashish e la marijuana. La consegna avveniva nelle ore serali nei pressi di un noto esercizio commerciale ubicato in piazza, o se c’era troppa gente, nei pressi dell’area mercato o lungo altre strade cittadine. A dispetto della giovane età, Spada, hanno accertato gli inquirenti, aveva contatti stretti con i fornitori della droga e anche una buona disponibilità economica.