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Casal di Principe (Ce) – Diventerà memoria condivisa da giovanissimi studenti e cittadini la storia tragica di Paolo Coviello e Pasquale Pagano, uccisi il 26 febbraio del 1992 dai killer del clan dei Casalesi per uno scambio di persona. I familiari, nonostante i tanti anni trascorsi e le sentenze che hanno confermato i due uomini fossero assolutamente incolpevoli, ancora attendono di veder riconosciuti dal Ministero dell’Interno lo status di vittime innocenti della criminalità per Coviello e Pagano.

La storia di Paolo Coviello, che al momento dell’omicidio aveva 63 anni, sarà conosciuta, studiata ed elaborata dagli studenti della scuola secondaria di primo grado dell’istituto Comprensivo Calderisi di Villa di Briano (Caserta) guidato dalla dirigente Emelde Melucci. Il percorso di memoria avverrà nella scuola in cui Coviello ha lavorato per anni conquistandosi l’affetto di docenti e dei colleghi, e partirà da domani, giorno del 29esimo anniversario del delitto, nell’ambito del progetto “A Piccoli Passi” curato dalle docenti Marcella De Santis e Lina Ingannato, e nato dall’idea del Comitato don Peppe Diana e di Libera Caserta. Per Salvatore Cuoci, coordinatore del Comitato don Diana, si tratta di “un’iniziativa che ha un significato particolare, sia per il cammino di consapevolezza che faranno gli studenti, sia perché d’accordo con la preside e le docenti, a conclusione del percorso, installeremo una targa commemorativa a testimonianza di quanto abbiamo vissuto“.

Pasquale Pagano, ucciso quando aveva solo 36 anni, era invece un commerciante e gestiva un bar nel quale trascorreva la maggior parte del suo tempo regalando sempre un sorriso ai suoi clienti. È proprio a partire da questa immagine che il Comitato don Peppe Diana e Libera Caserta hanno deciso di invitare tutti quelli che lo vorranno, a dedicargli un pensiero nel momento del caffè, postando sui social una foto con l’hashtag #uncaffèperpagano. “Sarà come incontrarlo ancora una volta – dice Cuocie parlargli tra un caffè e l’altro del tempo trascorso. L’idea vuole essere un omaggio ad un giovane padre di famiglia ricordandolo e facendolo conoscere così come era in vita“.