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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma della Uiltrasporti Campania.

In seguito al mancato pagamento delle retribuzioni abbiamo chiesto al Comune di valutare l’attivazione immediata delle procedure previste dall’art. 29, comma 2, del D.Lgs. 276/2003.
Censuriamo il comportamento della società DHI S.p.A., già affidataria del servizio di igiene urbana nel Comune di Mondragone, per il gravissimo e inaccettabile mancato pagamento delle retribuzioni ai lavoratori che per anni hanno garantito, con professionalità e senso del dovere, un servizio pubblico essenziale.
La società DHI S.p.A. non ha corrisposto le spettanze economiche dovute, lasciando decine di famiglie senza reddito e senza certezze. È un comportamento irresponsabile e moralmente inaccettabile che colpisce duramente persone che hanno svolto il proprio lavoro con impegno, anche nei momenti più difficili, senza mai far mancare la loro presenza sul territorio e la loro dedizione al servizio della città.
Da troppo tempo i lavoratori attendono quanto spetta loro di diritto mensilità arretrate, spettanze di fine rapporto, ecc….
Una condizione che ha ormai superato i limiti della sopportazione e che richiede un intervento immediato e concreto da parte del Comune di Mondragone, in quanto ente committente del servizio.
Corre l’obbligo sottolineare che la legge non lascia spazio a interpretazioni l’art. 29, comma 2, del D.Lgs. 276/2003 stabilisce la responsabilità solidale del committente per i trattamenti retributivi e contributivi dovuti ai lavoratori dall’appaltatore. Ciò significa che, in presenza di inadempienze documentate, il Comune può e deve attivare le procedure necessarie per provvedere direttamente al pagamento delle retribuzioni ai lavoratori, utilizzando le somme eventualmente ancora spettanti alla società appaltatrice.
Per questa ragione abbiamo provveduto a trasmettere un’apposita comunicazione al Comune di Mondragone, attraverso la quale abbiamo chiesto di esercitare fino in fondo il proprio ruolo di garante della legalità e della giustizia sociale, perché non è tollerabile che, a fronte di un servizio regolarmente svolto, i lavoratori restino senza salario e senza tutela. Ogni giorno che passa, cresce la rabbia e la disperazione di famiglie che hanno diritto al frutto del proprio lavoro.”
Invitiamo il Sindaco e l’Amministrazione comunale a rompere il silenzio e dare un segnale chiaro e immediato, dimostrando sensibilità istituzionale e rispetto verso chi ha servito la comunità con impegno e professionalità.
Non basta prendere atto della situazione serve agire subito.
Il Comune ha strumenti giuridici precisi per intervenire, e la legge è dalla parte dei lavoratori. Ogni ritardo è un atto di complicità morale con chi ha scelto di non pagare.
Dietro ogni stipendio negato ci sono persone, famiglie, figli, mutui e bollette da pagare. Ci sono vite che non possono essere sospese per l’irresponsabilità di un’azienda. Non permetteremo che i lavoratori vengano lasciati soli in questa vicenda e si riserva di intraprendere ogni iniziativa sindacale e legale utile a tutelare i diritti delle maestranze.
Il Comune di Mondragone deve attivarsi immediatamente per applicare quanto previsto dall’art. 29, comma 2, del D.Lgs. 276/2003, disponendo il pagamento diretto delle spettanze ai lavoratori e assumendo fino in fondo la propria responsabilità di stazione appaltante. È il momento di passare dalle parole ai fatti, perché la dignità del lavoro non può essere oggetto di rinvio né di trattativa.