“Chiunque svolga un’attività produttiva può finalmente avere nella Casa del Made in Italy, cioè in un luogo più prossimo alla propria attività e alla propria residenza, tutte le informazioni per utilizzare al meglio gli strumenti e gli incentivi che il governo nazionale mette a disposizione di chiunque svolga un’attività produttiva”. Lo ha detto a Caserta il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che ha inaugurato a piazza Duomo la Casa del Made in Italy, la seconda in Campania dopo quella di Napoli.
“Realizzeremo – ha aggiunto Urso – una Casa del Made in Italy in ogni provincia italiana, a dimostrazione di come abbiamo reso efficienti le nostre pubbliche amministrazioni”.
“La Casa del Made in Italy – ha proseguito – è anche il luogo in cui si possono raccordare le attività svolte dalle altre istituzioni, pensiamo alla Camera di Commercio, alle associazioni d’impresa che operano nel territorio, e per recepire le istanze, i bisogni, le aspettative di ogni provincia italiana e poi riportarle a chi ha il dovere di prendere misure più appropriate”.
“Realizzeremo – ha aggiunto Urso – una Casa del Made in Italy in ogni provincia italiana, a dimostrazione di come abbiamo reso efficienti le nostre pubbliche amministrazioni”.
“La Casa del Made in Italy – ha proseguito – è anche il luogo in cui si possono raccordare le attività svolte dalle altre istituzioni, pensiamo alla Camera di Commercio, alle associazioni d’impresa che operano nel territorio, e per recepire le istanze, i bisogni, le aspettative di ogni provincia italiana e poi riportarle a chi ha il dovere di prendere misure più appropriate”.
“Abbiamo risolto tante crisi in questo territorio, come quella dell’Industria Italiana Autobus, ricordo tra le più recenti Dema. Tutti i casi di crisi che sono giunti al nostro dicastero sono stati risolti sempre in modo positivo, salvaguardando gli stabilimenti, talvolta riconvertendoli e tutelando sempre i lavoratori: nessuno è stato licenziato”. Lo ha detto a Caserta il ministro delle Imprese e Made in Italy (Mimit) Adolfo Urso rispondendo a una domanda dei cronisti sulle diverse vertenze ancora in corso nel Casertano, come quella dei lavoratori Softlab, mentre quella della multinazionale Jabil di Marcianise si è risolta ad agosto con il cambio di proprietà allo stabilimento di Marcianise, oggi Tma, sebbene una parte dei lavoratori siano ancora in cassa integrazione (uno strumento che dovrebbe terminare non appena l’azienda andrà a regime).
“Questo vale per il territorio campano e per tutte le crisi che abbiamo risolto in questi tre anni a livello nazionale”, ha aggiunto il ministro.
“Questo vale per il territorio campano e per tutte le crisi che abbiamo risolto in questi tre anni a livello nazionale”, ha aggiunto il ministro.
“Abbiamo davanti un problema, che riguarda la politica industriale europea, che deve cambiare e finalmente se ne sono accorti anche altri partner europei”. Lo ha detto a Caserta il ministro delle Imprese e Made in Italy (Mimit) Adolfo Urso rispondendo alle domande dei cronisti a margine dell’inaugurazione della Casa del Made in Italy a Caserta, la seconda in Campania dopo quella di Napoli.
“Ed è emblematica in tal senso – ha aggiunto il ministro – la svolta annunciata proprio ieri dal cancelliere tedesco Merz, che sposando le nostre tesi ha chiesto anche lui alla Commissione europea di rivedere le regole folli del green deal. Questo nasce dalla perseveranza del Governo Meloni che chiedeva questo da sola già 3 anni fa”, ha concluso il ministro.
“Ed è emblematica in tal senso – ha aggiunto il ministro – la svolta annunciata proprio ieri dal cancelliere tedesco Merz, che sposando le nostre tesi ha chiesto anche lui alla Commissione europea di rivedere le regole folli del green deal. Questo nasce dalla perseveranza del Governo Meloni che chiedeva questo da sola già 3 anni fa”, ha concluso il ministro.
“Dobbiamo reagire, in Europa, per evitare quello che io ritengo sia il pericolo maggiore, l’effetto indiretto dei dazi” cioé “l’ondata in Europa e quindi anche in Italia, di prodotti cinesi”. Lo ha detto a Caserta il Ministro Urso, che così ha risposto ai cronisti che gli chiedevano un commento sui dazi aggiuntivi annunciati dall’amministrazione Usa sull’aziende di pasta accusate di dumping, dazi che potrebbero arrivare al 107%.
“Questa ondata – ha aggiunto il Urso – deve essere arginata subito alle frontiere, e per farlo l’Europa può disporre delle misure di salvaguardia, come già fatto poche ore fa, nel settore dell’acciaio”.
Urso, da Caserta, ha denunciato anche un fenomeno da combattere per difendere il Made in Italy: l’ultra fast fashion, “che si realizza attraverso le piattaforme digitali che non sono sottoposte ad alcun controllo, e che fanno credere di vendere un prodotto italiano che in realtà viene realizzato in Cina, a basso costo e in spregio ad ogni norma ambientale e lavorativa”.
“Parliamo non di pochi pacchi, – ha sottolineato il ministro – ma di milioni sul continente europeo. Per questo abbiamo presentato una norma già in Parlamento che prevede l’intervento sulle piattaforme digitali per fermare questa ondata. Serve però anche l’intervento dell’Europa”.
“Cirielli è un grande servitore dello Stato e quando ha avuto un mandato di Governo, come quello che oggi ricopre, lo ha svolto nel migliore dei modi”. Così il Ministro Urso ha risposto a Caserta ad una domanda dei cronisti sulle Regionali in Campania, in cui il candidato del centrodestra è il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, anch’egli presente con Urso a Caserta.
“A Cirielli – ha aggiunto il responsabile del Mimit – è affidata la cabina di regia di Palazzo Chigi per l’esecuzione del piano Mattei. E se l’esportazione italiana compete a livello mondiale questo è anche merito di chi ha saputo accompagnarle meglio in un mondo di caos tra guerre combattute che circondano l’Europa e guerre commerciali. Anni fa l’Italia era l’ottavo paese per esportazione al mondo, poi abbiamo superato perfino la Corea del Sud e quest’anno siamo testa a testa per il quarto posto con il Giappone”.
“A Cirielli – ha aggiunto il responsabile del Mimit – è affidata la cabina di regia di Palazzo Chigi per l’esecuzione del piano Mattei. E se l’esportazione italiana compete a livello mondiale questo è anche merito di chi ha saputo accompagnarle meglio in un mondo di caos tra guerre combattute che circondano l’Europa e guerre commerciali. Anni fa l’Italia era l’ottavo paese per esportazione al mondo, poi abbiamo superato perfino la Corea del Sud e quest’anno siamo testa a testa per il quarto posto con il Giappone”.
“La Casa del Made in Italy è un segnale importante dell’attenzione del Governo verso questa regione e questa provincia”. Così il deputato casertano di FdI Gimmi Cangiano ha commentato l’apertura della Casa del Made in Italy a piazza Duomo a Caserta, che ha visto la presenza del Ministro delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) Adolfo Urso e il candidato alla presidenza della Regione Campania per il centrodestra Edmondo Cirielli.
“Questa struttura sarà un centro di ascolto sia per le imprese che per gli Enti, per costruire un ponte ancora più forte tra i territori e le istituzioni centrali”. Cangiano ha poi affermato, circa le elezioni regionali, che “la partita è ampiamente aperta. L’attenzione del Governo alla Campania per noi è fondamentale perchè siamo convinti di poter vincere qui”. E sui dazi per la pasta, Cangiano assicura che “su questo tema c’è non solo l’attenzione del ministro Urso, ma anche del ministro Lollobrigida e so che stanno lavorando per trovare una soluzione concreta per le aziende”.