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Caserta – Tensione altissima tra il sindacato USB e l’azienda che si occupa del trasporto pubblico locale di Caserta, la CLP, commissariata da più di 8 anni per interdittiva Antimafia.

Da circa 20 giorni l’azienda ha rotto le relazioni industriali con l’Organizzazione Sindacale USB dopo che quest’ultima aveva indetto sciopero per contrastare la volontà aziendale, inopportuna ed inappropriata per il sindacato, di ridurre il servizio e mettere in cassa integrazione i lavoratori.

Dopo che i vertici della CLP hanno voluto rompere le normali relazioni industriali con la nostra Organizzazione Sindacale, perchè contraria alla riduzione del servizio – afferma Marco Sansone del Coordinamento Regionale USB LAVORO PRIVATO – abbiamo chiesto all’azienda un confronto su problematiche particolarmente sofferte dai  lavoratori. Le nostre richieste d’incontro – continua Sansone – sono state relative a temi importanti come, tra l’altro, il miglioramento e la trasparenza nella gestione del personale e del servizio, la stabilizzazione dei lavoratori con contratti a tempo determinato ed il potenziamento delle misure di prevenzione antiCoronavirus, ma l’azienda, in modo prepotente e poco elegante, non solo ha omesso di convocarci, non si è nemmeno presentata alla riunione tenutasi questa mattina in Prefettura, limitandosi ad inviare una lettera di comunicazione al Prefetto in cui si annunciava la sua mancata presenza.

Un modo, l’ennesimo, per sfuggire al democratico confronto tra le parti, che ci costringe a proclamare una prima azione di sciopero per il 23 aprile prossimo.

Nonostante tutto, domani avremo una nuova occasione di incontrarci in Prefettura con la CLP (se verrà) assieme a tutte le altre Organizzazioni Sindacali: il tema sarà la nuova richiesta aziendale di cassa integrazione per il personale e la possibile riduzione del servizio, che ormai l’azienda ripropone una settimana si ed una settimana no.

Ricordando che la Prefettura stessa ha deciso di cessare l’affidamento alla CLP dei chilometri minimi della provincia di Caserta, e che il termine tecnico per il nuovo affidamento stabilito dalla Regione Campania è il 31 agosto prossimo – conclude Sansone – rimaniamo basiti davanti al mancato controllo, su quanto avvenuto ed avviene in CLP in termini di trasparenza e corrette relazioni industriali, da parte delle Commissarie Prefettizie, le quali, anziché vigilare sulla legalità ed anziché garantire tutte le democratiche posizioni, appoggiano la richiesta di ammortizzatori sociali fatta dalla stessa azienda, senza rendersi conto che fino a ieri si continuava ad incrementare il personale per esigenze di servizio”.