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Caserta – Il segretario provinciale del Psi, Francesco Brancaccio, è pronto a convocare il coordinamento provinciale del Partito Socialista Italiano in previsione della due conferenze programmatiche nazionali che si terranno il 7 aprile a Bologna ed il 14 aprile a Napoli.

Due eventi aperti a tutta la comunità socialista da nord a sud. Militanti, amministratori e dirigenti socialisti si incontreranno in due grandi conferenze territoriali per avviare una profonda discussione su una nuova militanza 2.0 e sul futuro della sinistra riformista di fronte alla sconfitta elettorale che ha ridisegnato lo scenario politico. Due momenti di partecipazione per elaborare strategie ed adottare rimedi alla deriva che rischia di travolgere il riformismo italiano: una mappa per affrontare il difficile momento politico che dovrà tradursi innanzitutto in nuovi canoni da applicare proprio all’interno della comunità socialista attraverso una trasformazione profonda del campo e delle metodologie d’azione.

Dobbiamo pensare a una forma organizzativa di partito più snella – dichiara Brancaccio – più attenta alla comunicazione e più legata ai propri rappresentanti territoriali e contestualmente dobbiamo rafforzare la tendenza al rinnovamento confrontandoci con la società di mezzo, e ritornare a discutere con il popolo. Dobbiamo rigenerare una nuova sinistra aperta plurale che sia attenta ai mutamenti della società odierna. Sono tramontate la socialdemocrazia tradizionale e la terza via blairiana. I due modelli che si confrontano -quello laburista e quello macroniano – non possono essere trasferiti hic et nunc in Italia. Il copia e incolla non funziona”.

E poi, indica i passi da fare per recuperare la fiducia persa negli ultimi anni. “Abbiamo il compito di ritornare a parlare con determinati settori della nostra società – continua il coordinatore provinciale del Psi – che si sono sentiti abbandonati da questa sinistra. Ritorniamo a dialogare con le PMI con il mondo della scuola e soprattutto a spronare i vari governatori di centrosinistra, attualmente ben 13, per studiare un serio e fattibile piano straordinario sull’occupazione: 500mila posti di lavoro possibili puntando sulla valorizzazione del paesaggio, la tutela dell’ambiente e dei beni culturali richiedono l’investimento di un miliardo di euro, reperibili tra fondi europei e bilancio regionale. Basta con una sinistra statica, poco pragmatica e dell’uomo solo al comando”.

Oggi il popolo ha bisogno di risposte concrete. Tali conferenze serviranno anche per la ricetta da mettere in campo alle prossime consultazione amministrative che interesseranno molti comuni. Come socialisti e vero motore riformista abbiamo il compito di proporre la costituzione di tavoli aperti a liste civiche e dove si scelgano per la carica di Sindaco i candidati migliori e non obbligatoriamente quelli del partito più grosso”, conclude Francesco Brancaccio.