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Un vero e proprio “percorso” sanitario e psicologico per le donne vittime di violenza, quasi una corsia preferenziale che le segua costantemente. Si chiama “percorso rosa”, e verrà esteso a tutti gli ospedali gestiti dall’Asl di Caserta dopo essere stato attivato a Marcianise e Sessa Aurunca, ospedali questo ultimi dove nelle scorse settimane è stato istituito il Pronto Soccorso Rosa, strumento che prende in carico immediatamente la donna vittima di violenza, per assisterla dal punto di vista sanitario. La decisione è arrivata al termine dell’incontro svoltosi a Caserta presso la sede dell’Ordine provinciale dei medici chirurghi e degli odontoiatri, presieduto dal presidente dell’ Ordine Maria Erminia Bottiglieri; vi hanno preso parte il Direttore Generale dell’Asl di Caserta Mario De Biasio, i Direttori Sanitari dei Presidi Ospedalieri del Casertano, e le Referenti del Centro Spazio Donna. Si è deciso anche di attivare corsi di formazione per i professionisti che entreranno nel percorso e di interfacciarsi con il servizio sociosanitario dell’Asl per garantire la continuità nel tempo delle iniziative intraprese a livello territoriale.

E’ la legge di stabilità 285 del 2015 a prevedere l’istituzione del percorso di protezione denominato “Percorso tutela vittime di violenza”, partendo dall’assunto che non basta assicurare una sia pur efficace assistenza sanitaria alla donna vittima di abusi. “Lo scopo dei percorsi rosa – spiega la Presidente Bottiglieri – è di garantire la presa in carico della donna vittima di violenza che si rivolge ai nostri Presidi dal momento dell’arrivo alla dimissione, ed anche successivamente per l’assistenza sul territorio e soprattutto per cercare di far emergere tutti i casi sommersi che, purtroppo, ancora oggi rappresentano la parte più grande dell’iceberg”. Presto partiranno campagne di informazione sul territorio per portare a conoscenza dei cittadini tutti gli aspetti dell’iniziativa.