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Santa Maria Capua Vetere (Ce) – “Il governo ha varato due decreti che hanno permesso, a seguito di quelle scarcerazioni decise dai magistrati di sorveglianza, su cui non entro nel merito, che le persone condannate per mafia che si trovavano in detenzione domiciliare, tornassero davanti al magistrato immediatamente dopo che era diminuito il livello di emergenza sanitaria; ciò affinchè il magistrato prendesse una nuova decisione, e in molti casi i domiciliari sono stati revocati. Di questo siamo orgogliosi e ricordo che io mi occupo di fare le leggi, i magistrati di applicarle”. E’ quanto ha dichiarato al tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, rispondendo alle domande dei cronisti sulla vicenda di Pasquale Zagaria, l’esponente di spicco dei Casalesi scarcerato per motivi di salute il 21 aprile scorso, e tuttora ai domiciliari in attesa di tornare in carcere a Sassari; dovrebbe rientravi il 21 settembre prossimo, ma i legali hanno presentato istanza di proroga dei domiciliari e sul procedimento in corso davanti al tribunale di Sorveglianza di Sassari pende anche un ricorso alla Corte Costituzionale, che dovrà pronunciarsi sulla legittimità di uno dei Decreti Bonafede. “Non ho mai percepito contrasti nei miei confronti da parte della magistratura, che fa il suo lavoro. Devo dire che la risposta Stato è stata determinata, e grazie ai nostri decreti molte detenzioni domiciliari sono state revocate. Le scarcerazioni peraltro sono state decise dai magistrati di sorveglianza in una periodo molto delicato dal punto di vista sanitario, in cui la situazione delle carceri, già difficile normalmente, è diventata più difficile con la pandemia in corso. Noi abbiamo fatto di tutto perché la situazione venisse gestita per garantire la sicurezza di tutti, di chi lavora e di chi vive nelle carceri” ha concluso il Guardasigilli. Bonafede è stato accompagnato nella sua visita dal Presidente del Tribunale Gabriella Maria Casella, dal Procuratore Maria Antonietta Troncone e dall’Aggiunto Alessandro Milita, dal presidente dell’Ordine degli Avvocato Adolfo Russo, che ha sottolineato come siano ancora troppo lunghi i tempi di attesa nelle cancellerie. “Le cose miglioreranno” ha assicurato Bonafede.