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Revoca della ztl in via Gasparri, rimodulazione degli orari nelle altre strade del centro, riapertura dei parcheggi. Sono alcune delle istanze che arrivano dal mondo del commercio e in particolare dagli operatori di bar e ristoranti che lavorano nel centro storico. E che denunciano un calo del 30% dell’affluenza e degli incassi per effetto del dispositivo che limita la circolazione dei veicoli durante tutta la settimana. ‘Non si comprende il senso dell’attivazione della ztl nelle ore serali durante i giorni feriali – fa notare Rossella Izzo, titolare del Gran Caffè Margherita in piazza Dante – soprattutto in vista della stagione invernale che certo non incoraggia a passeggiare. E anche alla luce della chiusura degli unici due parcheggi presenti in zona, vale a dire l’ex caserma Pollio e quello interrato di piazza Carlo di Borbone. Bene la pedonalizzazione in via Mazzini, considerata la strada dello shopping, ma che senso ha vietare l’accesso nelle altre strade che durante la settimana, di sera, sono poco trafficate. Così si rischia soltanto di desertificare il centro storico, penalizzando la categoria’. ‘Ho fatto un investimento importante per rinnovare il locale – spiega Alfonso Bruno, titolare del bar pasticceria Benefico in piazza Duomo – perché ho sempre creduto al potenziale offerto dalla città ma confesso che, se continua così, sarò costretto a ridurre il personale. La ztl attiva per quasi tutto il giorno, durante tutta la settimana, in via Pollio, penalizza fortemente l’attività soprattutto nei giorni di pioggia. Se il bar ha dovuto fare i conti con un calo del 30%, la pasticceria, peraltro storica, ha perso addirittura il 50% dei clienti che l’affollavano la domenica mattina. Non demonizzo la ztl ma credo che l’attivazione abbia senso soltanto di sera e solo nei fine settimana. Negli altri giorni non ha motivo di esistere e non ne beneficia nessuno’. ‘Il mio locale si trova proprio all’inizio del corso Trieste – dice Marco Nobis del Bufala bar – e via Gasparri è l’unica strada di accesso, non ci sono alternative, peccato però che sia chiusa proprio negli orari per noi più produttivi, quelli in cui sarebbe utile invece agevolare l’accesso dei clienti, non ostacolarlo. Con l’assenza di aree di sosta nei paraggi poi diventa ancora più penalizzante raggiungerci. Bene farebbe il Comune a eliminare la ztl sia sul corso Trieste che in via Gasparri e a rivisitare gli orari di attivazione nelle strade limitrofe’. Nella stessa direzione l’intervento di Gino Della Valle, titolare del ristorante Gli Scacchi in via Maielli: ‘Via Gasparri è un’arteria importante che rappresenta una valvola di sfogo per il traffico in uscita dalla città, bloccarne il transito significa, di fatto, creare ingorghi su via Roma e via Battisti. A tal proposito, proprio per snellire i flussi, sarebbe utile – soprattutto il sabato sera – invertire anche il senso di marcia in un paio di traverse che collegano via Roma con via Napoli. Sul fronte dei parcheggi spero che riapra al più presto almeno quello di viale Vittorio Veneto’. Sono di tipo organizzativo e logistico invece i disagi rappresentanti dai titolari di alberghi e B&B che insistono nel centro storico: ‘Noi operatori – spiega Onorato Damiano, responsabile delle strutture extralberghiere di Confcommercio Caserta – versiamo all’Ente una quota annuale di 350 euro per garantire ai nostri clienti il transito nelle strade in cui vige la ztl senza incappare in una contravvenzione, tuttavia il permesso, al pari di quello rilasciato ai residenti, è valido esclusivamente per la strada in cui insiste la struttura e per quelle limitrofe, ciò significa che se il turista, spesso straniero, seguendo il navigatore, si ritrova, suo malgrado, in un’altra strada sottoposta a limitazione (da considerare che in centro abbiamo 5 varchi ztl nel raggio di 300 mq), viene sistematicamente multato. A ciò si aggiunga tutto il lavoro amministrativo e di contabilità che la struttura è costretta a svolgere, sostituendosi all’Ente. Per evitare tutto ciò vorremmo che anche a Caserta, come avviene in tante altre città, venisse rilasciato un permesso giornaliero direttamente al turista che ne fa richiesta, che in questo modo potrebbe muoversi agilmente in centro senza il rischio di commettere una infrazione’. Nelle more della possibile attivazione di un meccanismo di questo tipo, Federalberghi, attraverso il presidente Sebastiano Simone, chiede che ‘almeno nella quota annuale versata dalle strutture vengano inclusi i passaggi di tutti i varchi ztl’.