E’ vero che viviamo in un’epoca in cui basta poco per far parlare di sé, ma Matteo Renzi e Fabio Volo amano esagerare. Tanto che a entrambi la cosa riesce bene anche in maniera inconsapevole. Se a questa “dote” aggiungiamo i contorni del dibattito animato, la frittata è bella che pronta. E’ accaduto nel corso della presentazione dell’ultima fatica dello scrittore presso la fondazione di Mirafiore di Serralunga d’Alba, in Piemonte. Davanti a un pubblico di cinquecento persone, Volo era pronto a rispondere alle domande di fan e curiosi in merito all’opera “Quando tutto inizia”, appena andata in commercio. Tra gli ospiti invitati dalla Fondazione, nel ‘parterre de rois’, anche l’ex premier Matteo Renzi, contestato sul tema Ius Soli.
A quel punto è stato un attimo passare dalla prosa alla reazione. Volo chiede a Renzi come mai non si riesce a far approvare una legge che anche suo figlio di quattro anni ha capito quanto sia giusta, il pubblico coglie la palla al balzo e attacca il leader del Pd. E il leader del Pd reagisce a modo suo. La catena di eventi partorisce l’eccesso di vanità: “Abbiamo fatto dei capolavori politici su sprechi alimentari, autismo e altri temi”, dice Renzi.
Il clima diventa ostile, il colpo di teatro è dietro l’angolo: Fabio Volo se ne va. Esattamente, abbandona il tavolo e scappa via. Per farla breve, è come se un festeggiato lasciasse una festa in suo onore perché uno degli invitati si è appena preso la scena al posto suo. Un gesto, la fuga improvvisa, di cui lo scrittore si è presto scusato su Twitter, ma che ha scatenato reazioni da ogni dove, con utenti fermi a guardare e riguardare le immagini del misfatto. “Mi spiace per questa sera – ha scritto nel suo messaggio – non era nulla di personale nei confronti di Renzi. Ci siamo ritrovati in una situazione che ho gestito male. Sorry”. Insomma, da “Quando tutto inizia” a “Quando Renzi inizia” il passo è breve. E anche veloce, a quanto pare. Sia per la fuga che per la pubblicità. Entrambi ne erano alla ricerca, entrambi hanno indubbiamente ottenuto ciò che volevano.
