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E’ finito in manette un 21enne di origine kossovara accusato di atti persecutori. Il ragazzo passava al setaccio tutte le foto delle vittime stabilite, prendeva informazioni sulle loro vite e poi li tempestava di messaggi. Erano oltre un centinaio in pochi giorni, molti pieni di espliciti inviti a incontri sessuali. Un “vizio” che aveva da tempo, come lui stesso ha dichiarato agli agenti di polizia che lo hanno arrestato. Un’operazione scattata nel giro di pochi minuti, dalla denuncia presentata dalla madre di uno studente, all’attesa dell’interrogatorio di convalida davanti al gip.

Tutto era iniziato due giorni fa. Il 21enne aveva puntato il ragazzo che, sul profilo Instagram aveva salvato il numero di cellulare. Prima gli ha chiesto di sentirsi su Facebook e la vittima si è rifiutata. Poi lo ha contattato su Whatsapp. Nel giro di poche ore il 16enne ha capito che la situazione si stava facendo pericolosa e ha chiesto aiuto alla madre. La signora inizialmente ha provato a tranquillizzarlo e la mattina dopo lo ha accompagnato personalmente a scuola. Ma quel ragazzo continuava a scrivere a suo figlio sempre più insistentemente. 

Così madre e figlio si sono presentati negli uffici della questura. Mentre erano in questura, al 16enne è arrivato un altro messaggio, con l’invito a presentarsi in un posto in zona Lambrate. Qualche minuto più tardi una volante era già davanti al luogo in cui si sarebbe dovuto tenere l’incontro. Una volta individuato, il 21enne è stato arrestato. Agli agenti l’indagato ha detto: «Ho sbagliato di nuovo: è un vizio e non riesco a smettere». Il 16enne non era l’unica attuale vittima dello stalker.