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Napoli – Mancano ancora i posti letto all’ospedale Cardarelli di Napoli, il nosocomio più grande del Mezzogiorno non ha spazio e letti a sufficienza per i pazienti che sono costretti a giacere su delle barelle. Questo è grave ma c’è qualcosa di ancor più sconvolgente: quelle lettighe sono posizionate nei corridoi e di conseguenza i malati sono costretti a dormire, mangiare e soffrire su una barella nel corridoio di un reparto d’ospedale.

Il sindacato dei camici bianchi ha finalmente preso una posizione netta a proposito dell’emergenza barelle al Cardarelli, diventata ormai ciclica. L’Anaao difende l’ospedale e attacca il governatore Vincenzo De Luca che ha fatto della faccenda sanità la sua bandiera. In più, da qualche mese a questa parte lo “sceriffo di Salerno” è anche commissario alla sanità per il piano di rientro. E questo se lo ricorda bene il coordinatore provinciale di Anaao Assomed Franco Verde: “In campagna elettorale, disse che il Cardarelli sarebbe diventato come il San Raffaele di Milano. Balle. Parole pronunciate alla Stazione marittima, all’hotel Oriente e al Metropolitan. Altro che San Raffaele. Sono passati più di due anni e non si vede alcuna azione mirata a realizzare l’obiettivo. Anzi”.

Ci sarebbe un lungo elenco di promesse da marinaio. Come prima cosa, l’apertura del pronto soccorso del Cto che secondo Verde è “rimasto lettera morta”; poi il Trauma Center “più ingolfato che mai dopo il decesso del ragazzo al Loreto Mare”. E ancora, dolente nota, i precari.

Così il sindacato insorge e in una nota chiede a De Luca e al presidente della V commissione di porre fine al grave disagio che il Cardarelli sopporta. Anaao lancia l’sos e chiede un incontro urgente “per l’implementazione del personale al Cardarelli, per l’attivazione vera di un filtro territoriale e per conoscere i motivi che ostacolano l’apertura del pronto soccorso al Policlinico “.

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