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NAPOLI – Che effetti ha a Napoli il terremoto nel Movimento 5 Stelle scatenato dalla fuoriuscita di Luigi Di Maio?

Qui Regione Campania.

A ieri, i consiglieri regionali targati 5 Stelle che brindavano alla scissione per la soddisfazione del Governatore Vincenzo De Luca (“se ci sono componenti politiche che vivono un processo di maturazione, che escono dall’infantilismo, dalla demagogia, in qualche caso da posizioni di vera e propria stupidità, io credo che questo sia un bene per il Paese”) erano due: la capogruppo Valeria Ciarambino e Salvatore Aversano. Due su sei. Anche se c’è chi, come Luigi Cirillo, in realtà, rimane in un limbo, a metà strada tra Di Maio e Conte.

Qui Comune di Napoli

A fare armi e bagagli dal gruppo pentastellato della Sala dei Baroni, invece, sono 3 sue 6: Gennaro Demetrio Papais, Fiorella Saggese e Flavia Sorrentino. Grillini dimezzati, dunque. Rimarranno a  rappresentarli Ciro Borriello, Salvatore Flocco e Claudio Cecere, in realtà eletto meno di un anno fa tra le fila di un’altra formazione politica: quella di Alessandra Clemente.

E comunque: se De Luca, all’indomani dell’addio di Di Maio al Movimento, ha rilanciato la sua idea di un nuovo e unico soggetto politico nel campo del centrosinistra riformatore, qual è la reazione del sindaco Gaetano Manfredi?

All’insegna del suo solito savoir-faire, visto che è la somma che fa il totale: il nuovo gruppo dei dimaiani, “Insieme per il futuro”, rimane nell’orbita del centrosinistra e la sua super-maggioranza in consiglio comunale non verrà scalfita.  

Stamattina l’ha messa così: “Sono assolutamente tranquillo: io dialogo con tutte le parti che sono in campo e quindi penso che, rispetto alla maggioranza, non ci siano ripercussioni di alcun tipo. E’ necessario che ci sia un dialogo e un rapporto solido con tutti. Non voglio entrare in una dinamica di un movimento politico. Ma è chiaro che esistono delle posizioni che si sono divaricate. Però, detto questo, è anche vero che entrambe queste posizioni rimangono nell’ambito di un campo di centrosinistra“.

C’è da dire comunque anche un’altra cosa: i dimaiani hanno iniziato un dialogo speciale con i sindaci delle grandi città. Con Beppe Sala a Milano, Luigi Brugnaro a Venezia, Dario Nardella a Firenze. E con quello di Napoli? Con il sindaco che un anno fa impersonò l’alleanza tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico?

Adesso aspettiamo come si evolve la situazione – ha risposto il primo cittadino napoletano – Chiaramente, io ho un rapporto consolidato sia con Luigi Di Maio che con Giuseppe Conte e Roberto Fico. Mi auguro che, pur nell’ambito di questo travaglio che io rispetto moltissimo, si mantenga una capacità di dialogo. Questo è un momento in cui bisogna stare insieme, non allontanarsi“.