A Soccavo e Pianura c’è un problema sepolture dei defunti. “Attualmente nel territorio di Soccavo non è possibile effettuare nuove tumulazioni in loculo” avverte una delibera di giunta della Municipalità 9. E inoltre, anche a Pianura “vi è la necessità di realizzare Cappelle Gentilizie private”. Si intende: nel rispetto del Piano Regolatore Cimiteriale e nelle aree già nella disponibilità del Patrimonio comunale. Una soluzione all’orizzonte c’è. Esistono infatti aree già in possesso del Comune di Napoli, acquisite dall’Acer (agenzia regionale) da parte della ditta Neà cropolis. Sono considerate idonee all’ampliamento del cimitero. Un’opera, tuttavia, per la quale è necessario avviare un nuovo Project Financing, preceduto dal frazionamento della particella interessata. Perciò la delibera di giunta, da far votare in consiglio, vuole impegnare l’Amministrazione Comunale ad avviare “con la massima urgenza” le procedure per ampliare il cimitero di Soccavo. Al contempo, il Comune dovrà verificare la disponibilità di aree a Pianura per la realizzazione di cappelle gentilizie private. Per tali operazioni, bisogna chiedere al Servizio Cimiteri di predisporre gli atti necessari.
Ma gli intoppi non sono finiti, purtroppo. Succede che Neà Cropolis ha consentito a numerosi cittadini la rateizzazione dell’acquisto di loculi, senza una scadenza contrattuale definita. Il contratto con la ditta è però scaduto il 18 maggio scorso. A quella data, in molti non avevano ancora completato i pagamenti. In una seconda delibera, la Municipalità sottolinea che quanto corrisposto dopo il 18 maggio non è da ritenersi valido. E comunque, non dà diritto alla concessione del loculo. Risultato: i cittadini coinvolti dovranno richiedere la restituzione delle somme versate. In un secondo momento, gli toccherà rivolgersi al Comune per l’acquisto dei loculi. “Attualmente – ricorda la giunta presieduta da Andrea Saggiomo – non esiste una procedura operativa per la gestione di tali casi”. La delibera, perciò, propone al consiglio di chiedere “formalmente all’Amministrazione Comunale di farsi parte attiva nella risoluzione della problematica”. Vale a dire, “interfacciandosi con la ditta per tutelare i cittadini coinvolti”. E in più, di sollecitare l’istituzione di “una procedura chiara e trasparente per la gestione dei rimborsi e per l’assegnazione dei loculi da parte del Comune”. Insomma, la situazione non si annuncia semplice.
“Il cimitero è un luogo sacro, di memoria e rispetto” rammenta la consigliera Giovanna Lo Giudice. “Vederlo degradato, privo di spazi adeguati per accogliere i nostri cari defunti – aggiunge -, è una ferita aperta per tutta la comunità”. La consigliera rievoca una “delibera del 2013, che prevedeva la costruzione di migliaia di loculi e nuove cappelle”. L’atto è rimasto “lettera morta”. Nel frattempo, “le famiglie sono costrette a cercare sepoltura altrove, spesso a costi insostenibili”. Senza parlare “della scarsa manutenzione che – denuncia Lo Giudice – ancora oggi è presente lasciando ai parenti anche l onere di ripulire”. Da anni, a Soccavo si assiste “con crescente preoccupazione all’impossibilità di effettuare nuove tumulazioni nel nostro cimitero”. Il luogo che, sottolinea Lo Giudice, “dovrebbe accogliere con dignità i nostri cari defunti è ormai saturo, e ogni tentativo di trovare soluzioni sembrava arenarsi tra burocrazia e silenzi”. Ma adesso “qualcosa si muove”, e “cio potrebbe e deve segnare una svolta“. Perché “il rispetto per i nostri defunti è il primo segno di civiltà” sostieneie la consigliera. E Soccavo “merita un cimitero degno della sua comunità”. La palla passa al Comune di Napoli.