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Napoli – Presieduta da Nino Simeone, la commissione Infrastrutture, Lavori pubblici e Mobilità ha discusso della situazione de ponte di via delle Repubbliche Marinare, da anni non ancora demolito. Sono intervenuti il dirigente del servizio Strade, decoro urbano, grandi assi viari e sottoservizi, Edoardo Fusco, il direttore dei lavori Gianfranco Stellato, il direttore del SAT della Municipalità VI, Giulio Aurino, il vicepresidente della VI Municipalità, Gianluca Maglione.

Nella riunione odierna, richiesta dal consigliere Aniello Esposito (Partito Democratico),  la commissione Infrastrutture, lavori pubblici e mobilità ha discusso dei lavori per l’abbattimento del ponte di Via delle Repubbliche Marinare. Un progetto che si rimanda da anni, ha spiegato il presidente Simeone, sul quale è opportuno avere chiarimenti dai tecnici che si stanno occupando della procedura.

Una procedura che Gianfranco Stellato, direttore dei lavori, ha definito lunga e complessa. La gara è stata infatti indetta nel 2013 e prevedeva l’abbattimento del ponte e la riqualificazione dell’area circostante, con uno spostamento dell’asse viario e la creazione di un piccolo parco urbano per fare da filtro per tutta l’area est. Solo nel gennaio del 2018, con apposita delibera di Giunta, si è proceduto alla validazione del progetto esecutivo, ed è stata chiesta alla ditta aggiudicatrice – una di quelle che erano coinvolte anche per i lavori di via Marina – la documentazione necessaria, nello specifico il piano di segnalamento ed il piano delle opere di sicurezza, mai pervenute. Solo dopo una formale diffida ad adempiere dello scorso mese di settembre, la ditta ha presentato la documentazione il 15 gennaio 2019. Una documentazione non accettabile, ha specificato il direttore dei lavori, che ha comportato la decisione di procedere alla risoluzione del contratto, disposta lo scorso 29 gennaio. Si procederà adesso, ai sensi dell’articolo 140 del codice degli appalti, all’interpello per le altre ditte giudicate idonee, fino alla quinta classificata, per verificare il loro interesse ad avviare i lavori, che in base alla legge devono attenersi al progetto già approvato dall’amministrazione, così come specificato dal direttore del SAT Aurino. A differenza dell’analoga situazione di via Marina, inoltre, è stato specificato che i fondi impiegati per questo progetto sono di Cassa Depositi e Prestiti, non si tratta quindi di fondi europei che si rischia di perdere.

Nel dibattito il consigliere Esposito ha chiesto con forza che si diano risposte certe ai cittadini e ai comitati di quartiere di Barra, San Giovanni e Ponticelli sui tempi di abbattimento del ponte, per una situazione che dopo sei anni rasenta il ridicolo. Sarebbe importante avere la certezza che entro l’estate questo abbattimento avvenga. Diverse domande ha posto il consigliere Matteo Brambilla (Movimento 5 stelle) ai tecnici intervenuti, relative alla data di affidamento della gara, agli eventuali ricorsi presentati nei cinque anni che sono intercorsi tra la gara e la progettazione esecutiva, sulla previsione di un crono-programma, tenuto conto che si tratta di un bando ad offerta economicamente vantaggiosa, sulla quantificazione del danno certo subito dall’amministrazione rispetto alla richiesta di risarcimento presentata all’assicurazione. Rispetto a questi interrogativi, ha concluso, e all’atteggiamento dell’amministrazione che ancora una volta ha dovuto decidere di rescindere il contratto quando non si poteva più fare altro, è estremamente difficile fare previsioni sui tempi. E’ anomala la discussione odierna, secondo il consigliere Vincenzo Moretto (Prima Napoli) dalla riunione odierna emerge già un danno erariale, tenuto conto dell’incapacità di spendere in tempo i soldi avuti da Cassa Depositi e Prestiti, tuttavia i dubbi e le criticità emerse andrebbero chiarite dall’assessore competente e non dai tecnici del comune, non bisogna mai venir meno alla funzione di indirizzo e controllo del Consiglio comunale, e non rischiare di procedere con un atto ispettivo. Su questo ultimo aspetto il presidente Simeone ha chiarito che è stata una precisa scelta quella di convocare oggi solo i tecnici, in modo da avere gli elementi per poi richiedere all’assessore le opportune risposte. David Lebro (La Città) ha evidenziato la complessità della situazione, e dei problemi che talvolta gli indirizzi politici possono creare alle scelte gestionali: in questo caso, come in quello di Via Marina, sarà necessario mantenere il massimo rigore nel seguire l’evoluzione dei lavori – la commissione può infatti esercitare una forma di controllo nel rispetto del ruolo dei dirigenti – e assicurare rapidamente quegli interventi che la città aspetta da tempo. La commissione può fornire un contributo per evidenziare le anomalie nel percorso che porterà all’abbattimento del ponte, ha concluso il consigliere Domenico Palmieri, che ha ricordato come i residenti dell’area aspettano risultati sin dalla consiliatura Iervolino. Si è detto scettico sui tempi di realizzazione dell’intervento il vicepresidente della Municipalità Gianluca Maglione che, nelle more dell’abbattimento del ponte, ha chiesto il ripristino della pavimentazione in un tratto fortemente dissestato, su questo il dirigente Fusco si è impegnato a interessare la Napoli Servizi.

Nel corso della prossima riunione di commissione, ha concluso il presidente Simeone, ci sarà un approfondimento sugli altri lavori pubblici non ancora conclusi in città.