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È passato dal carcere ai domiciliari il 18enne che giovedì in un villaggio di Varcaturo, a Giugliano in Campania (Napoli), ha accoltellato durante una partitella di calcio tra giovanissimi un 15enne, tuttora ricoverato all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, ma in condizioni non più preoccupanti come nell’immediatezza dei fatti. A disporre la misura meno afflittiva per il 18enne, incensurato e appena diplomatosi ad un istituto tecnico, è stato il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli Nord Dario Berrino, davanti al quale si è svolta l’udienza di convalida dell’arresto eseguito dai carabinieri giovedì sera. L’arresto per tentato omicidio è stato convalidato. Il 18enne, assistito dall’avvocato Angelo Librace, ha risposto alle domande del gip, ribadendo la versione già emersa subito dopo l’arresto, ovvero che era intervenuto durante una lite scoppiata in campo tra suo fratello di 14 anni e il 15enne. Il 18enne ha raccontato che già prima della lite poi degenerata, il fratello e l’altro minore avevano discusso sempre per questioni concernenti la partita, tanto da scattare ed accoltellare il 15enne quando al fratello sarebbero state rivolte delle offese. Il 18enne si è mostrato collaborativo ma non ha comunque chiarito dove ha trovato o come si è procurato il coltello, e non è stata approfondita la circostanza, emersa subito dopo i fatti, che l’arma fosse custodita in un borsello consegnatogli proprio dal fratello. Il 18enne, che si è detto dispiaciuto per quanto accaduto, ha colpito con un fendente all’addome il 15enne, il quale, dopo avere pronunciato le parole “Frà che hai fatto, mi hai accoltellato?“, si è accasciato a terra con il sangue che fuoriusciva copioso dalla ferita.