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Acerra (Na) – Nel corso del tavolo che si è svolto questa mattina presso il Ministero dello Sviluppo Economico in relazione ai lavoratori dell’area industriale ex Montefibre di Acerra, il Sindaco di Acerra Raffaele Lettieri ha fatto presente che sin dal 2016 il Comune di Acerra ha rappresentato (in ultimo a luglio 2018) al MISE e alla Regione Campania le problematiche rimaste insolute relative ai lavoratori, agli ammortizzatori sociali e alle questioni ambientali legate alla bonifica del Sindaco.

Il Sindaco Lettieri ha rappresentato il timore dell’Ente locale che si determini “uno scempio di dimensioni intollerabili, perché si concentrano le questioni economiche relative alla mancanza di ammortizzatori sociali per gli ex lavoratori e di rilancio produttivo dell’area industriale con il tema della salvaguardia dell’ambiente e della tutela della salute dei cittadini. Nel corso di precedenti tavoli istituzionali è emerso che rimangono aperte molte ferite, come la circostanza che gli attuali curatori fallimentari del sito, anziché dare priorità ad un piano di rilancio delle attività produttive per la rioccupazione dei lavoratori altamente qualificati, sono interessati esclusivamente a dismettere gli impianti con operazioni di alienazione patrimoniale senza presentare alcun serio piano di bonifica dei siti prima di ipotizzarne la dismissione, così come invece prevede la normativa sulle responsabilità ambientali”. “Tale situazione – ha ribadito il primo cittadino – rischia di mortificare gli ex lavoratori e di creare ulteriori danni ambientali per l’intera comunità di Acerra se non si realizzino le necessarie bonifiche. I responsabili non hanno previsto nessuna misura di riparazione dei danni creati. E’ necessario che il Ministro si occupi direttamente delle problematiche insolute, che siano convocati al tavolo anche i curatori fallimentari del sito per ribadire le loro responsabilità in materia ambientale e di rilancio del sito, e che si adottino tutte le valutazioni del caso, al fine di non trascurare nessuna problematica ambientale del nostro territorio”.