Acqua, bollette alle stelle a Napoli: «Colpa della nuova gestione delle fogne»

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Napoli – Boom di rincari nelle bollette idriche, dopo la polemica sollevata ieri dal consigliere della Municipalità 2 Pino De Stasio arriva la replica dell’Abc, la partecipata comunale che gestisce l’erogazione del servizio: «Dal 29 aprile 2019 Abc gestisce oltre l’acquedotto anche circa 1.200 chilometri di rete, realizzata prevalentemente con manufatti in muratura di tufo dalla fine del 1800; 41 impianti di sollevamento fognario; circa 100.000 caditoie per la captazione superficiale; tre recapiti acque nere verso i depuratori a gestione Regionale di Napoli ovest (Cuma), Napoli est e Napoli nord».
 
«Abc oggi affronta la sfida mettendo a disposizione i suoi assets, dal Pronto Intervento al Telecontrollo, la conoscenza del Territorio e, principalmente, l’impegno degli oltre 500 dipendenti a far consolidare all’azienda il ruolo di protagonista nella gestione del Sii nella Regione Campania. Tenuto conto delle necessità per la messa a regime degli impianti già acquisiti e, le difficoltà da affrontare per la gestione della rete fognaria, è ragionevole ipotizzare di poter registrare apprezzabili risultati di miglioramento del servizio in un tempo variabile tra i 18 e i 24 mesi»,  dichiara Sergio D’Angelo, commissario straordinario Abc. Il miglioramento dovrebbe essere raggiunto attraverso un forte efficientamento, una drastica riduzione dei costi, realizzando gl’interventi di messa in sicurezza e gl’investimenti già previsti nell’immediato per gl’impianti di sollevamento (4.465.000 di euro per l’anno 2019) e, quelli già programmati per il 2019 sulla rete fognaria relativamente al rilievo e mappatura (2.000.000 di euro) e alla manutenzione (3.500.000 euro) delle reti.
 
Quanto al recente aumento delle tariffe in bolletta, Abc fa sapere che «le tariffe del Sii sono regolate dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente e si fondano sul principio del “full cost recovery” cioè, sul rimborso dei costi sostenuti dalle aziende erogatrici del servizio, mediante meccanismi di premialità-penalità tariffari. Ciò premesso, la tariffa idrica è composta da tre componenti: parte idrica, parte fognaria e componente depurazione. Quest’ultima è rimasta inalterata dal 2015, mentre quella idrica ha subito una lieve diminuzione nel corso del 2018. Pertanto sono in atto dei compensi a vantaggio dell’utenza a seguito di efficientamenti operativi. La tariffa idrica di Napoli, tra i comuni capoluogo, si posiziona ancora oggi tra le più basse d’Italia.  Relativamente alla tariffa di fognatura, si evidenzia che questa non ha subito aggiornamenti da diversi anni e, in particolare, non è stata adeguata nel 2016, così come previsto dal “calendario” Arera, per il quadriennio 2016-2019. Questo aggiornamento, proposto dal Comune di Napoli ed autorizzato dall’Ato 2 con delibere 33 e 39 dell’agosto e settembre 2019, ha inevitabilmente comportato l’aumento riscontrato in bolletta anche a seguito del conguaglio per il recupero progressivo degli anni 2016-2018. Il subentro di Abc nella gestione del ciclo fognario, potrà consentire, in occasione della formulazione della prossima proposta tariffaria (2020-2023) di tradurre l’efficientamento operativo e le economie di scala predette, in apprezzabili riduzioni di costo per l’utenza».
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