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Dolore e sgomento ad Afragola (Napoli) per la tragica fine di Fatty, il giovane migrante morto carbonizzato in seguito all’incendio avvenuto nel pomeriggio di venerdì 27 settembre, poco dopo le 17.30, in un panificio di contrada Lautrec.

L’uomo ha provato a scappare ma i fumi gli hanno fatto perdere i sensi e poi è morto avvolto dalle fiamme. Altri due lavoratori sono riusciti a mettersi in salvo. Da una prima sommaria ispezione pare che l’incendio sia scoppiato per un corto circuito e sono stati escluse altre origini. Le indagini sono affidate alla polizia

Intanto sono numerosi i messaggi di cordoglio per la morte del giovane Fatty, arrivato in Italia a bordo di un barcone. Lavorava per mandare i soldi alla moglie e ai figli. Attendava  il permesso di soggiorno e col tempo si è fatto volere bene da tutti. Commovente il ricordo di Cristina Acri, consigliera comunale di Afragola: “Appena ci siamo conosciuti, tra i tanti, subito ho capito la persona straordinaria che eri, un ragazzo dagli occhi così buoni che ti si leggeva la tua anima. Avevi un profondo rispetto per tutti, soprattutto per le donne, sempre pronto a difendere i più deboli, hai persino qualche volta difeso me nel centro, asciugandomi qualche lacrima di rabbia e dicendomi con una carezza di non piangere perché ero bella! Sei venuto in Italia su un barcone, mi “tormentavi” perché ti facessi avere il permesso di soggiorno così da poter lavorare e mandare i soldi alla tua famiglia, era il tuo pensiero fisso. Un grande lavoratore eri e proprio quando stavi per realizzare il sogno di ricongiungerti con i tuoi bambini un destino crudele ti ha strappato alla vita nella maniera più atroce che si possa immaginare. Da quando ho ricevuto la notizia ho un vuoto allo stomaco, e non riesco a trattenere le lacrime… Non ti dimenticherò mai, mio dolce e caro Fatty”.