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Lievi sconti di pena e una conferma nel processo di appello a Napoli che ha visto imputati i tre aggressori di Francesco Emilio Borrelli, ora deputato, picchiato la sera del 30 giugno 2018 (all’epoca era consigliere regionale della Campania), mentre con il cellulare – che gli fu distrutto – stava filmando la sosta selvaggia gestita da parcheggiatori abusivi all’esterno di alcuni locali di via Vespucci.
A emettere la sentenza è stata la quarta sezione penale della Corte di Appello di Napoli (presidente Francesco Ciocia) che ha inflitto tre anni di detenzione ai domiciliari al titolare dell’epoca di uno dei locali a cui Borrelli, difeso in entrambi i gradi di giudizio dall’avvocato Stefano Paparella, contestava la realizzazione abusiva di pedane per accrescere il numero dei clienti sul suolo pubblico; confermata la pena in primo grado per uno dei parcheggiatori abusivi con riduzione di pena per l’altro.
“Pagheranno la loro pena – commenta il deputato – e questo è un fatto importante che ci fa capire un aspetto delle mie battaglie: tenere duro, anche se in molti casi può essere pesante e faticoso, e io mi sono trovato molto spesso in situazioni difficili, paga. Ed è giusto che sia così. Mi auguro che anche dopo questa sentenza la vergogna che in alcuni casi possiamo ancora vedere davanti a quei locali finalmente veda una fine”.