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Napoli – Lo ha visto bene in faccia anche se alle forze dell’ordine e ai pm della Dda non lo aveva detto. Ma quello che non sapeva è che lo stavano intercettato. E così Salvatore Nurcaro, il 31enne ferito a colpi d’arma da fuoco in piazza Nazionale a Napoli, il 3 maggio, agguato nel corso del quale fu ferita la piccola Noemi e sua nonna, fa il nome del suo aggressore. E lo fa due volte pronunciando il nome di Armando Del Re, in carcere con il fratello Antonio, con l’accusa di aver premuto il grilletto contro Nurcaro che si salvò miracolosamente. Una intercettazione ambientale che questa mattina è stata depositata davanti ai giudici del Tribunale del Riesame di Napoli che si dovrà pronunciare sulla richiesta di scarcerazione avanzata dai legali di Del Re. Ad incastrarlo c’erano le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona che seguirono le immagini dell’uomo sia nei momenti precedenti all’agguato, sia in quelli successivi.