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Muri lesionati, intonaco staccato dal soffitto. Ad Agnano si contano i danni, il giorno dopo la scossa di magnitudo 3.8. Un video mostra l’interno di un’abitazione, a pochi metri dall’epicentro, individuato a 1,7 chilometri di profondità in zona Pisciarelli. Ma più che alle verifiche statiche, comunque necessarie, il pensiero dei residenti vola alle ultime settimane. Da questa estate, uno sciame sismico non dà tregua ai Campi Flegrei. Ma in ansia non sono solo i cittadini di quest’area della provincia. Come conferma l’ultimo evento, anche una fetta del capoluogo convive con la paura. E fin dall’inizio. Alle 19.45 di ieri a Fuorigrotta molte famiglie sono scese in strada. La scossa si è avvertita, nitidamente, anche tra Posillipo, Vomero e Colli Aminei. Nella conca di Agnano, le scosse non sono più una novità. Da queste parti, però, una simile non si registrava dal 1984. Secondo i ricercatori dell’Osservatorio Vesuviano, il sisma di ieri rientrerebbe in un processo di fratturazione della crosta dei Campi Flegrei. Crosta che progressivamente si sta indebolendo. A Napoli, non soltanto in zona flegrea, la preoccupazione cresce. Mercoledì prossimo, 13 settembre,  alla Città Metropolitana il sindaco Gaetano Manfredi incontrerà i colleghi dei Comuni flegrei. In una nota, il primo cittadino di Pozzuoli, Gigi Manzoni, annuncia per quel giorno “un ulteriore esame della problematica e la scelta delle possibili iniziative comuni da adottare”.