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Napoli – La notizia dell’approdo di Maurizio Sarri alla Juventus per i napoletani è stata un vero e proprio colpo al cuore. Tra gli scontenti figura anche il rapper Anastasio che aveva dedicato all’allenatore del Napoli anche una canzone: “Come Maurizio Sarri”.

Ora sui social commenta così il passaggio del tecnico di Figline Valdarno alla Juve: “Il calcio è un passatempo, di calcio ne parlerei per ore sapendo di starmi concedendo una parentesi di idiozia, lo so e ne ho bisogno. Parlando di calcio mi prendo spesso molto sul serio ma lo so che c’è un inganno di fondo, che è serietà ingiustificata. Nel calcio c’è (c’era) un sottile velo di magia, quello che io chiamo “la favola”. Le favole per definizione non sono vere, ma si tengono miracolosamente in piedi finché ci si crede, e il calcio è questo: bello e spensierato. Il mio Napoli, ad esempio, nel concreto non ha alcun romanticismo, l’SSC Napoli è un’azienda, ovvero l’antipoesia, ma diventa romantica nella favola che ogni tifoso vi proietta, è tutto un gioco, lo sappiamo. Ma se togli la favola muore la passione, e muore il calcio, i ventidue guerrieri in campo diventano ventidue ragionieri in mutande che rincorrono un pallone, il prestigiatore svela il trucco. Maurizio, parlo a te: eri il mio condottiero, depositario di valori che forse ancora ti appartengono, ma non sei più simbolico. Dove c’era un Comandante vedo solo un uomo molto bravo a organizzare una squadra di ragionieri. Sei andato con loro, col potere che giocavamo a sfidare. Non lo so se siamo stati noi a costruire tutto o se anche tu ti sentivi parte della rivoluzione, so solo che si è rotto il gioco, è morta una favola. Pazienza. La sigaretta la romperò per una buona causa, promesso”.