“La spiaggia si, la Coppa no. Tutta Bagnoli grida in coro: vogliamo bonifica e messa in sicurezza del territorio”. Questo recitava uno striscione all’esterno del consiglio comunale di Napoli, dove era in corso la seduta monotematica sulla informativa del sindaco Manfredi sulla America’s Cup. Circa 200 persone hanno protestato per i progetti sul sito di Bagnoli, tra bonifiche e America’s Cup. Si tratta di esponenti dei comitati, contrari ai piani del commissariato straordinario. A partire dalla conservazione quasi integrale della colmata. La richiesta, viceversa, è del ripristino della linea di costa. Così come previsto dal progetto originario. “Bagnoli non è in vendita” si legge su un altro striscione, Tra le sigle in piazza Mare Libero e Gratuito, la rete sociale No Box – Diritto alla città, Verdi Ambiente e Società Napoli.
“Non abbiamo bisogno di grandi eventi – spiegano in una nota gli organizzatori – per avvicinarci al mare (basterebbe bonificare e rimuovere tutti i cancelli) oltre a calpestare la nostra storia, il ‘primo’ cittadino ci prende anche per i fondali!“. Secondo i contestatori, “se non viene rimossa la colmata, il sogno di una grande spiaggia pubblica a Bagnoli affonderà come piombo”.
I manifestanti annunciano: “Non permetteremo che la baia di Coroglio diventi un approdo per mega‑yacht mentre chi dispone soltanto di un costume resta, ancora una volta, nella vasca da bagno”. Le richieste: solidarietà concreta al popolo palestinese, provvedimenti immediati per l’emergenza bradisismo, un piano urbanistico per Bagnoli “che riporti la costa alla morfologia naturale della baia di Coroglio”.