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Napoli – Il M5S in Campania si avvicina alle elezioni regionali, in programma nella prossima primavera, completamente allo sbando. La linea politica è scollata da quella nazionale, per un motivo semplice: l’accordo tra Pd e M5s, che ha portato alla nascita del governo giallorosso guidato da Giuseppe Conte, e soprattutto le intese che si vanno profilando anche per le consultazioni regionali (ieri è arrivato il via libera all’accordo in Umbria da parte degli iscritti sulla piattaforma Rousseau) mette in crisi la linea della leader campana, Valeria Ciarambino, tra l’altro in grandissima difficoltà politica per l’assunzione di suo marito, Mimmo Migliorini, nello staff dell’europarlamentare Chiara Gemma.
 
La vicenda dell’assunzione di Migliorini, per quanto perfettamente regolare dal punto di vista formale, è un clamoroso autogol, perchè in netta contraddizione con le affermazioni propagandistiche del M5s. Il presidente della Regione, Vincenzo De Luca,non mancherà di ricordare questa vicenda nel corso della campagna elettorale, sempre che il M5s anche in Campania non sia costretto dai vertici nazionali a stipulare un accordo col Pd. De Luca, da vecchio volpone della politica, ha criticato aspramente la scissione di Matteo Renzi, dando manforte, in un momento difficile, a Nicola Zingaretti, che oltre a essere segretario nazionale dei Dem è pure governatore del Lazio, e dunque con lo “sceriffo” di Salerno si intende alla perfezione.
 
L’ipotesi di sostituire De Luca con un candidato “civico” come Raffaele Cantone, per saldare l’intesa tra Pd e M5s, è pura utopia, mentre il leader degli ortodossi del M5s, il presidente della Camera Roberto Fico, è paralizzato politicamente dal rapporto con il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, la cui linea è talmente ondivaga da apparire politicamente schizofrenica, dettata solo dal terrore di ritrovarsi senza alcuna collocazione al termine del suo secondo mandato da sindaco, nel 2021.
 
La Ciarambino, in preda alla confusione più totale, ieri ha addirittura sposato la linea di Alessandro Di Battista, contrario all’accordo Pd-M5s. Di Battista ha attaccato duramente Luigi Di Maio, dicendo di non fidarsi del Pd. Ieri la Ciarambino, incredibilmente, ha aderito alla linea-Dibba: “Fidarsi del Pd è un ossimoro”, ha scritto la Ciarambino su Facebook,  “come lo è fidarsi di tutta la politica che ha distrutto questo paese. È scandaloso dire: non mi fido? Assolutamente no, anzi credo sia il punto di partenza necessario di ogni accordo con la vecchia politica, per rimanere all’erta, per non abbassare mai la guardia, per pretendere di lavorare per il bene del paese, per continuare a inchiodarli alle loro contraddizioni e responsabilità”. La Ciarambino dunque sposa la linea del più feroce avversario di Luigi Di Maio, fino a ieri punto di riferimento del M5s in Campania. Un caos totale.
 
La contraddizione è stata colta alla perfezione dal capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Armando Cesaro: “Come volevasi dimostrare”, ha affermato Cesaro, “la collega Ciarambino conferma l’inciucio M5s-Pd anche in Campania. Ripudiata dal suo ex garante politico dopo la vicenda del trappolone dell’incarico a Bruxelles per il marito, è adesso isolata e pur di uscire dall’angolo è costretta ad abbandonare Di Maio e ad abbracciare Di Battista. E l’imbarazzante silenzio dei suoi colleghi? Mi sa che tira aria di scissione anche tra i pentastellati campani”.
 
di Carlo Tarallo